Lotta alla plastica

Comune di Campobasso-Plastic Free, qua la mano: siglato protocollo d’intesa

"Un'intesa che contribuirà in maniera sensibile ad incrementare la cultura del rispetto dell’ambiente e della tutela dei beni comuni”.

E’ stato siglato il protocollo d’intesa tra il Comune di Campobasso e Plastic Free Onlus. Un’intesa che prendere sempre più corpo in Molise grazie all’impegno dei referenti e dei volontari nelle numerose uscite pubbliche. Presenti la sindaca Paola Felice e l’assessore Cretella per l’amministrazione comunale oltre a Giuseppe Fabbiano, vice referente regionale Molise – Abruzzo ed Eleonora Silvestri, referente di Campobasso.

Si tratta di una tappa molto importante del percorso molisano dell’associazione, che con questa firma raggiunge quota 30 protocolli. C’è ancora tanto da fare ma senza dubbio tanto è stato fatto.

“E’ per noi un piacere poter condividere le finalità di Plastic Free – dichiara l’assessore all’ambiente Cretella – attraverso un protocollo d’intesa che intensificherà il rapporto di collaborazione, già attivo e proficuo da diversi mesi, tra il Comune ed i volontari. L’amministrazione comunale da sempre sostiene e promuove tutte le forme di partecipazione attiva ed in particolar modo quelle animate dalla forme più autentiche del volontariato. Siamo certi che l’attività di Plastic Free, sia per quanto concerne l’educazione ambientale e la sensibilizzazione sul tema della riduzione dei rifiuti, sia per le iniziative operative di pulizia e bonifica di aree pubbliche colpite dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, contribuirà in maniera sensibile ad incrementare la cultura del rispetto dell’ambiente e della tutela dei beni comuni”.

“Per l’associazione questo è un giorno molto importante perché anche il Comune di Campobasso, capoluogo del Molise, ha scelto di percorrere al nostro fianco un cammino di sostenibilità, sicuramente già intrapreso dall’ente, riconoscendo in Plastic Free e nei suoi referenti il giusto partner ed interlocutore per un miglioramento complessivo in ottica di sensibilizzazione verso uno sviluppo sostenibile” aggiunge l’avvocato Fabbiano.

Con la sottoscrizione del protocollo si dà il via a numerosi eventi di natura volontaristica, che coinvolgeranno gli alunni delle scuole di vario ordine e grado, così come eventi di Clean Up o passeggiate ecologiche, ed altri progetti che verranno presentati nei prossimi mesi che vedranno la collaborazione diretta anche di altre Istituzioni locali.

Per quanto concerne la lotta all’inquinamento da plastica, a Bruxelles è in discussione una nuova proposta di regolamento sugli imballaggi di plastica. Lo scorso 25 ottobre in Commissione Ambiente si è discusso sui metodi di riuso degli imballaggi, con non poche discussioni tra il fronte favorevole e quello contrario, focalizzato principalmente sui tassi di riciclo degli imballaggi di plastica (nel quale figura anche l’Italia).

Con 56 voti favorevoli, 23 contrari e 5 astenuti i deputati hanno proposto al Parlamento europeo, per quello che sarà il futuro Regolamento di:

– vietare la vendita di sacchetti di plastica molto leggeri (inferiori a 15 micron), a meno che non siano necessari per motivi igienici o vengano forniti come imballaggio primario per alimenti sfusi;

– fissare obiettivi specifici di riduzione dei rifiuti per gli imballaggi in plastica: 10% entro il 2030, 15% entro il 2035 e 20% entro il 2040;

– La parte in plastica degli imballaggi dovrebbe contenere percentuali minime di contenuto riciclato a seconda del tipo di imballaggio;

– Entro la fine del 2025, la Commissione dovrebbe valutare la possibilità di proporre obiettivi e criteri di sostenibilità per la plastica a base biologica;

– Per gli imballaggi riutilizzabili si discuterà di un numero minimo di riutilizzi (che verranno definiti in seguito);

– I distributori finali di bevande e cibi da asporto nel settore HORECA (Hotellerie, Restaurant & Cafè) devono offrire ai consumatori la possibilità di portare il proprio contenitore;

– Gli eurodeputati vorrebbero anche vietare l’uso di PFAs, le cosiddette “sostanze chimiche per sempre” (forever chemicals), e del bisfenolo A aggiunti intenzionalmente negli imballaggi a contatto con gli alimenti. Queste sostanze sono ampiamente utilizzate per rendere ignifughi o impermeabili gli imballaggi, in particolare quelli di carta e cartone, e sono state associate a una serie di effetti negativi sulla salute;

– sempre secondo la proposta della Commissione Ambiente, i Paesi dell’UE dovranno garantire la raccolta differenziata del 90% dei materiali da imballaggio (plastica, legno, metalli ferrosi, alluminio, vetro, carta e cartone) entro il 2029;

– Il vino, a differenza del testo originario, è escluso dalle quote obbligatorie di imballaggi riutilizzabili.

Si tratta un processo di regolamentazione non definitivo e che verrà discusso dal Parlamento Europeo.

commenta