Pietrabbondante

Canile non segnalato e chiuso negli orari di apertura al pubblico: “Così impossibile adottare”

La denuncia dell'associazione Stop animal crimes Italia che ha segnalato in Procura a Isernia il mancato rispetto degli orari di apertura della struttura affidata dal Comune alla società Siac

Un canile lontanissimo dal centro abitato e per di più chiuso negli orari in cui dovrebbe essere aperto al pubblico e a chi, potenzialmente, vi si reca per adottare un animale. E’ quanto denuncia l’associazione Stop animal crimes Italia tramite lo studio Lucarelli di Campobasso con cui ha recentemente stretto una collaborazione per ottenere sopporto legale nelle sue battaglia in difesa di ambiente e animali.

Sotto la lente questa volta il ricovero di Pietrabbondante dove gli animalisti – questo riferiscono in una nota agli organi di informazione – si sono recati sabato 28 ottobre alle ore 11 trovando incatenato col lucchetto l’ingresso. “Neppure contattando il numero di telefono affisso sul cancello e appartenente alla società Siac, che gestisce il canile, abbiamo avuto risposta. Abbiamo così deciso di segnalare l’accaduto ai Comuni convenzionati, al sindaco di Pietrabbondante, alla Asrem e alla Procura di Isernia chiedendo immediato intervento.  Impedire l’accesso e le adozioni, chiudendo le entrate e non rispondendo al numero telefonico indicato, riteniamo sia un gravo fatto, a scapito del principio cardine delle leggi in materia ovvero quello delle adozioni; adozione di cani che pesano sulle casse comunali per il mantenimento degli animali e quindi sulla collettività. Adozioni, dunque, che sono sempre più un’impresa, tenendo altresì conto che per raggiungerli bisogna percorrere chilometri ed essere fortunati ad incontrare qualche residente a cui chiedere indicazioni, trovandosi ubicati in zone impervie e, come in questo caso (altro dato che segnaleremo), senza alcuna cartellonistica stradale”.

Ecco perché l’associazione auspica che venga tolta la gestione al Siac “già a processo per il reato di maltrattamento animale per fatti accertati presso l’altro canile gestito dalla medesima società, a Roccasicura”. E aggiunge pure che dare i canili nelle mani dei privati si è rivelato troppo spesso antieconomico per le casse pubbliche e assolutamente sfavorevole alle adozioni.

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