L'episodio inquietante

Avvelenata tartufaia a San Pietro Avellana, morti alcuni cani. Al via bonifica e indagini, area interdetta

Predisposta dalla sindaca De Caprio una ordinanza contingibile e urgente che prevede l'interdizione temporanea di un'ampia zona boschiva

È stata avvelenata una tartufaia a San Pietro Avellana e alcuni cani da tartufo sono morti presumibilmente per l’ingerimento di esche e bocconi avvelenati. La sindaca del paese dell’isernino, Simona De Caprio, informata dell’inquietante accaduto, ha dunque predisposto un’ordinanza contingibile e urgente, oggi 18 novembre, che dispone l’interdizione temporanea di un’ampia area boschiva, ciò al fine di scongiurare ulteriori pericoli e permettere indagini approfondite. I decessi improvvisi dei cani, che erano lì con i rispettivi tartufai per la cavatura del prezioso fungo, sarebbero avvenuti in particolare nelle località Piana di Sangro, Bosco Cantalupo, tratturo Celano-Foggia, Bosco Difesa Grande.

L’ordinanza – necessaria per la tutela della salute pubblica e della incolumità degli animali – è stata adottata anche per effettuare la bonifica con unità cinofile anti veleno e per l’individuazione di ulteriori ed eventuali esche e bocconi avvelenati. Disposto l’avvio delle indagini per identificare e perseguire penalmente i responsabili della diffusione del veleno.

Dell’accaduto e dell’ordinanza sono stati informati i Carabinieri e i carabinieri Forestali di San Pietro Avellana oltre che la prefettura di Isernia. I corpi dei cani sono stati portati alla sede di Isernia dell’istituto zooprofilattico di Abruzzo e Molise. Nei prossimi giorni si procederà all’esame necroscopico e solo allora si avrà la certezza che la causa del decesso sia stato l’avvelenamento e, se così, quale sostanza sia stata utilizzata.

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