Caso infinito

Marina di Montenero, un’altra estate col naso turato. Arrivano i lavori per coprire il canale esterno al depuratore

Gli sforzi fatti non bastano, continuano le lamentele per il cattivo odore che frena lo sviluppo della Costa Verde. Arap Servizi annuncia il cantiere entro pochi giorni

Un’altra estate è trascorsa e per la Marina di Montenero di Bisaccia è stata un’altra estate col naso tappato. Colpa di quel depuratore costruito ormai 40 anni fa in contrada Padula, ‘nascosto’ dalla vegetazione e dalla Statale 16, ma che in linea d’aria si trova a poche centinaia di metri dal mare.

Residenti e turisti non ce la fanno più. “Da svariati anni e dopo ripetute segnalazioni fatte a diversi enti alla Costa Verde della Marina di Montenero, si rilevano emissioni maleodoranti di carattere acido/acre oltre a quello classico di fognatura”. Sono le parole messe nere su bianco da un cittadino, uno dei tanti che l’estate scorsa ha scritto via mail al Comune, o alla Prefettura, o alla Regione Molise. In qualche caso persino ad Arap Servizi, il braccio operativo di Arap, l’ente abruzzese che gestisce il depuratore al confine fra Molise e l’Abruzzo e che da anni è sotto accusa perché non ha ancora risolto il problema della puzza che appesta la Marina di Montenero.

Evidente a tutti che quell’olezzo è il principale ostacolo per lo sviluppo turistico e commerciale di un’area che negli ultimi anni ha conosciuto una crescita urbanistica notevole, dalla creazione del porto turistico all’edificazione di decine di palazzine, oltre a infrastrutture che potrebbero attirare una moltitudine di visitatori o nuovi residenti. Ma quell’odore nauseante spaventa e allontana.

Il Comune, dal canto suo, ha reiterato le richieste di chiarimenti all’Arap Servizi, spesso senza ottenere risultati. Fra le tante richieste, anche quella di ottenere la relazione firmata dal dottor Elio Scurti nel febbraio 2023 sulle attività del depuratore, mai trasmessa all’ente amministrato dalla sindaca Simona Contucci.

E dire che non sono mancati i sopralluoghi dei vari enti coinvolti nel tavolo tecnico che a più riprese fa il punto della situazione riguardo all’Aia, l’autorizzazione integrata ambientale che prescrive i vari interventi che Arap servizi deve mettere in atto nella gestione dell’impianto. L’Arpa Molise ha infatti rilevato in un sopralluogo dello scorso luglio “la non conformità per alcuni parametri e in sede di ispezione ordinaria il gestore ha dichiarato che le non conformità rilevate in fase di autocontrollo non sono state comunicate alle autorità interessate”.

L’Asrem invece ha effettuato una ispezione lo scorso mese di agosto. Pur non rilevando anomalie, ha suggerito di “implementare il monitoraggio delle emissioni odorigene sul territorio” e ha chiesto all’Arap Servizi di “relazionare sulla distribuzione temporale nelle 24 ore dei processi di trattamento”.

Va detto che dal canto suo il gestore dell’impianto ha dato segnali incoraggianti, seppure ancora insufficienti a giudicare dalla forte puzza che ha caratterizzato anche l’ultima estate. Il primo passo è stata la sospensione del conferimento di molte tipologie di rifiuti nell’impianto. Perché occorre ricordare che il depuratore di contrada Padula non è solo preposto a depurare le acque di Montenero marina, San Salvo Marina e Vasto Marina, ma smaltisce anche rifiuti industriali che arrivano da mezza Italia. Già due anni fa Arap aveva comunicato che 19 tipologie di rifiuti non sarebbero state più trattate nell’impianto montenerese. Uno stop che avrebbe comportato per l’ente gestore una perdita economica pari a circa un terzo del totale.

Ma è evidente che il problema, anzi i problemi, non sono stati risolti. Quelli principali restano due: la copertura del canale e delle vasche scoperte. Il canale esterno all’impianto è probabilmente l’emblema del depuratore stesso, del suo essere obsoleto, caso pressochè unioc in Italia di un simile impianto con un canale completamente aperto, che sìcertamente favorisce il propagarsi del cattivo odore ma ache apre anche a dubbi su che tipo di sversamenti possano avvenire in assenza di controlli.

In questo senso, almeno la copertura dei canali sembra più vicina, come conferma l’amministratore unico di Arap Servizi, Nicola Del Prete, nel rispondere ad alcune domande poste da Primonumero. “Il depuratore di Padula non è un ostacolo, ma una risorsa per Montenero di Bisaccia e l’intero territorio che abbraccia anche l’Abruzzo costiero meridionale – sostiene Del Prete -. La qualità delle acque depurate concorre all’attribuzione della prestigiosa bandiera Blu della FEE ai comuni costieri” Inoltre aggiunge che “Arap tramite il Presidente del Cda Savini ed il Direttore Generale Morgante, ha avviato un processo di risistemazione dell’impianto con particolare attenzione alle problematiche odorigene”.

Il depuratore di Montenero di Bisaccia in contrada Padula

Del Prete ricorda i passi avanti compiuti in questi anni. “Nei mesi scorsi Arap Servizi ha attuato interventi mirati su questa ultima problematica procedendo all’installazione di un impianto per l’abbattimento degli odori e nuove soluzioni gestionali”. Fra queste Del Prete cita la “selezione dei rifiuti autorizzati al conferimento e la riduzione del volume di rifiuti conferiti di circa il 50%, in attesa dei previsti interventi strutturali”.

Per la questione che riguarda “la copertura del canale di adduzione dei reflui, circa 700 metri, il prossimo 16 ottobre Arap procederà alle operazioni di consegna dei lavori all’impresa aggiudicatrice dell’appalto. “I lavori – precisa Del Prete – sono realizzati con proprie risorse”.

Ancora molto resta da fare però. “Sulla copertura delle vasche ritenute possibili fonti di emissioni odorigene con relativo trattamento dell’aria confinata, è in fase di ultimazione il progetto concordato con gli attori del tavolo tecnico regionale. Verranno inoltre installati dei serbatoi per migliorare la gestione dei rifiuti. A breve verranno richieste le autorizzazioni per la realizzazione dei suddetti interventi”.

L’amministratore difende l’impianto che, a suo dire, “non è affatto obsoleto, perché interventi migliorativi e manutentivi vengono svolti con regolarità”.

Del Prete replica poi nel merito alla notizia del sopralluogo Arpa. “Sul sopralluogo di Arpa Molise in luglio, le prescrizioni di cui viene rilevata l’inosservanza riguardano la mancata comunicazione degli esiti di autocontrolli da noi eseguiti. Non certo il mancato rispetto degli impegni assunti per la mitigazione dell’impatto odorigeno”.

L’amministratore di Arap Servizi rileva poi che “sulla richiesta del Comune di Montenero di Bisaccia di un tavolo tecnico, è stato già istituito su richiesta dell’Asrem. La Regione Molise ha convocato gli Enti interessati che si sono riuniti più volte, a partire dal 30 ottobre del 2022, anche presso lo stesso impianto di Contrada Padula. L’ultimo incontro si è tenuto in data 10 luglio 2023. E posso dire che a proposito delle risultanze di questi tavoli tecnici, stimolanti per noi e garanzia di trasparenza negli interventi, hanno evidenziato che “non si percepivano all’interno dell’impianto particolari odori sgradevoli, ad eccezione per le aree poste nelle immediate vicinanze”. È quanto verbalizzato e sottoscritto il 23 febbraio scorso dai rappresentanti degli Enti che compongono il tavolo tecnico”.

La sintesi: per Arap il problema della puzza del depuratore di Montenero che fa scappare i turisti non esiste, o è comunque risolvibile con poco. Ma è davvero cosi? Ne parleremo prossimamente.

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