Elezioni di secondo grado

Le due province molisane eleggono i nuovi presidenti: a Isernia Saia sfida Ricci

Dopo il voto di domenica prossima 5 novembre che vede opposti Orazio Civetta e Pino Puchetti per la provincia di Campobasso, anche gli amministratori pentri saranno chiamati a scegliere la guida dell'ente

Saranno il presidente uscente Alfredo Ricci, sindaco di Venafro e il primo cittadino di Agnone Daniele Saia, a sfidarsi per le elezioni del prossimo presidente della provincia di Isernia. L’elezione del presidente della provincia pentra avverrà a sole due settimane da quella, prevista domenica prossima 5 novembre.

In provincia di Isernia sono chiamati al voto dalle 8 alle 20 di domenica 19 novembre 600 amministratori locali in rappresentanza di 52 comuni. Il centrodestra ha deciso di schierare per la terza volta consecutiva Alfredo Ricci, 43enne sindaco di Venafro al secondo mandato, che è a capo della provincia pentra dal 2019.

Il centrosinistra risponde con Daniele Saia, 50 anni giovedì prossimo, esponente del Partito Democratico e primo cittadino di Agnone da tre anni.

Per la provincia di Campobasso sono chiamati al voto 977 amministratori locali in rappresentanza di 84 comuni. Sindaci e consiglieri comunali potranno votare dalle 8 alle 20 di domenica 5 novembre scegliendo fra Orazio Civetta e Pino Puchetti.

Civetta ha 43 anni, è sindaco di Ripabottoni al terzo mandato ed è attualmente presidente reggente ed ex vice di Francesco Roberti a Palazzo Magno. Pino Puchetti, 54 anni, è sindaco di Larino al secondo mandato ed è espressione di una sorta centrosinistra allargato.

Entrambe le province molisane rinnoveranno soltanto il presidente ma non i consigli provinciali che verranno invece votati in data differente visto l’attuale ordinamento seguito alla legge Delrio del 2014 che secondo alcuni potrebbe presto essere modificata ridando ai cittadini la possibilità di votare.

Attualmente invece gli amministratori locali al voto sono suddivisi a seconda della popolazione che rappresentano in quattro fasce demografiche, ognuna di esse con un coefficiente diverso che va moltiplicato per il singolo voto.