“Dopo mesi di maturazione nel buio delle profondità marine con temperatura e pressioni costanti, cullati dalle correnti del mare Adriatico al largo di Termoli, i nostri vini hanno acquisito e amplificato valori e caratteristiche tali da rendere la loro degustazione un’esperienza sensoriale unica ed esclusiva. La profondità di immersione genera una pressione sul tappo verso l’interno della bottiglia. A quella profondità si creano le condizioni di climatizzazione naturale con la temperatura dell’acqua che subisce poche variazioni stagionali, inoltre le correnti sottomarine generano un dondolio che favorisce un’integrazione degli elementi tale da garantire un’armonicità degustativa. La profondità del mare garantisce poi una bassissima penetrazione della luce e la protezione dai raggi UV dannosi per il vino”. A parlare è Sandra Palombo, amministratore unico della Cobalto e imprenditrice nel settore del luxury food, che con la collega e amica Lucia Criscolo ha presenziato alla presentazione ufficiale di 4 vini molisani affinati nel mare di Termoli. L’idea è della start-up Cobalto, realizzata tramite la cantina “le Profondità”, a 4 miglia dalla costa e a 38 metri di profondità, appunto: un habitat perfetto per affinare alcune tipologie di vino, con un esperimento che anche le Cantine Martarosarosa di Campomarino hanno fatto con il moscato underwater, vino molisano immerso per sei mesi nel golfo di Portofino.
In questo caso oltre ai vitigni anche il mare è quello molisano. “Un primato, frutto di studio, innovazione e ricerca nel campo del cantinamento nelle profondità del mare, durato tre anni ed annunciato già nel mese di luglio scorso, dopo un ultimo panel di assaggio da parte degli enologi ed esperti, subito accolto con interesse e curiosità” si legge nella nota di presentazione del prodotto, avvenuta il 20 ottobre al Porto Turistico Marina di San Pietro a Termoli. “Il progetto – tutto molisano e tutto al femminile -, che si occupa di ricerca e sviluppo di metodi per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari con tecniche sperimentali ed innovative, è stato voluto fortemente da due amiche Lucia Criscolo e Sandra Palombo”.
I vini al mondo riemersi dal mare del Molise sono 4, e promettono di essere una rivoluzione di gusto e metodo sul mercato. ‘Aplysia’ Falanghina del Molise doc, ‘Umbrella’ Tintilia del Molise Rosato doc, ‘Turritella’ Tintilia del Molise Rosso doc, ‘Cancellariidae’ Linea Premium – Tintilia del Molise doc. Sono stati prodotti in quantità limitata, hanno acquisito ed amplificato valori e caratteristiche tali da rendere la loro degustazione un’esperienza sensoriale unica, ma soprattutto rappresentano una filiera interamente made in Molise che valorizza le qualità e le caratteristiche del vino molisano collocandolo in un target di prestigio e con un occhio di riguardo alla sostenibilità ambientale, al risparmio energetico con utilizzo di tecniche e materiali green ed il rispetto dell’ecosistema marino con particolari tecnologie realizzate grazie alla partnership con la Marinucci Yachting.
“Questa originalità dimostra il nostro modo di essere – ha dichiarato Francesco Roberti, presidente della Regione Molise – persone piene di coraggio che si danno da fare, che fanno parlare di sé anche fuori dai confini”. Molise regione piccola, ha detto ancora il Governatore, “ma che ha un cuore immenso. Quando mi trovo a confrontarmi con altri governatori d’Italia, hanno un po’ di invidia: qui c’è ancora umanità, ci sentiamo comunità, ci sono valori, ma anche l’ambiente e il clima fanno la differenza. Una regione dove si investe nei prodotti tipici e qualità dell’ambiente che fa la differenza. Avete coraggio da vendere e noi saremo al vostro fianco”.
A bordo del luxury yacht ormeggiato per l’occasione nel porto turistico termolese, con esperti e giornalisti specializzati sia italiani che stranieri, anche i master sommelier Dora Formato e Gabriele Di Blasio ed l’ enologo Goffredo Agostini del Gruppo Matura e il senatore Costanzo Della Porta, che ha salutato con apprezzamento “la cantina sommersa più grande d’Italia nella nostra piccola grande Regione. Per Sandra e Lucia solo applausi, il Molise vive”.
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