Sui Misteri di Campobasso se ne sono raccontate, se ne narrano e se ne diranno ancora tante. Ma una è più certa delle altre: i preziosissimi ingegni – realizzati dal maestro Di Zinno prima della metà del XVIII secolo – hanno da sempre un filo magico indissolubile con i bambini. Se pensiamo che sulle tredici rappresentazioni la stragrande maggioranza dei figuranti è composta da piccoli attori, ecco spiegato il legame per certi versi romantico.
Dopo mesi di lavoro, i bimbi della scuola dell’infanzia del ‘Sacro Cuore’ – una delle tre scuole in regione (oltre a Palata e Baranello, ndr) ad aggiudicarsi un concorso proposto dal ministero della Cultura in stretta collaborazione con il ministero dell’Istruzione – hanno portato a termine un cortometraggio proprio sul tema Misteri.
“L’idea è di alcuni docenti ed esperti esterni alla scuola – spiega il presidente dell’istituto paritario Alberto Aufiero – che hanno individuato un argomento importante per la formazione dei bambini ma anche degli insegnanti. La nostra scuola si è aggiudicata questo bando. Il progetto ha una valenza dal punto di vista della realizzazione finale con il corto che parla della tradizione per eccellenza per noi campobassani ma dietro c’è un lavoro di formazione che è stato seguito da tutte le docenti grazie alle lezioni di esperti”.
La docente Annapaola Serluca, responsabile del progetto, spiega che “abbiamo da sempre abituato i bambini alle tradizioni campobassane. I Misteri rappresentano il sogno, infatti in tanti si propongono per salire su di essi. Abbiamo colto al volo questa occasione. I bambini sono protagonisti del ‘Sogno degli angeli’, titolo del cortometraggio non casuale proprio per questa voglia dei più piccoli di diventare protagonisti nel giorno del Corpus Domini. Tutti sono stati molto bravi e attenti”.
Ed è il regista William Mussini a farci immergere nel corto che verrà proiettato e premiato il 17 ottobre alle 18 alla Gil: “E’ stata una bella sfida ma devo dire che gli oltre 60 bambini si sono comportati molto bene. Le maestre sono state rigide su alcuni concetti, loro hanno recepito molto bene, il prodotto è valido proprio per questo. Il cortometraggio parla di una storia onirica, ovvero di un sogno che tre bambini vivono insieme e si immergono nel mondo dei Misteri attraverso un viaggio che passa per il Museo e finisce con la sfilata dei Misteri”.
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