Alti valori

Gli eroi esistono e salvano vite. Campobasso omaggia un figlio illustre: il capitano Massimo Tosti

Intitolata una rotonda all’ingresso della città all’ufficiale che aiutò oltre 4mila ebrei. Il figlio Giancarlo: “Potrebbe diventare Giusto tra le nazioni”. La commovente storia di un campobassano che per decenni non ha parlato per riservatezza e umiltà degli atti eroici che aveva compiuto in piena Seconda guerra mondiale.

C’è chi ha dovuto o ha voluto voltarsi dall’altra parte. In tanti hanno combattuto il nazi-fascismo da partigiani, altri – pochi per fortuna – sono diventati ‘repubblichini’. E poi ci sono gli eroi, spesso silenziosi, umili, riservati. Ecco, il capitano dei carabinieri Massimo Tosti è stato un eroe, un uomo con la U maiuscola. E pensare che fino al 1976 non si sapeva nulla della sua storia commovente, coraggiosa.

Il campobassano Tosti salvò nel 1943, assieme ad altri pochi colleghi e a persone dagli altissimi valori umani e civili, oltre 4mila ebrei dalla furia nazista. Lo fece da ufficiale dei carabinieri in servizio, nascondendo centinaia e centinaia di donne, uomini e bambini in fuga dalla morte sicura, dalle atrocità dei folli campi di sterminio. Lo fece attraverso documenti falsi, stratagemmi, rifugi improvvisati, sostegno morale e fisico.

Intitolazione rotonda capitano massimo tosti carabinieri

Campobasso gli ha reso omaggio con l’intitolazione di un largo, una rotonda, quella che accoglie chiunque raggiunge il capoluogo da Termoli. Lo ha fatto, grazie all’amministrazione comunale guidata da Roberto Gravina prima e da Paola Felice poi, alla graditissima presenza di due dei cinque figli del capitano-eroe: Giancarlo, primogenito, e Adriana, terza figlia. Gli altri sono Mariateresa, Piero e Stefania.

“Il mio unico rammarico è che questa storia sia venuta fuori troppo tardi – dice con le parole rotte dall’emozione il figlio Giancarlo –. Ma d’altronde conoscendo mio padre non poteva essere altrimenti. Lui era riservato e umile, di tutto ciò che aveva fatto non ci ha mai raccontato niente fino al 1976 quando scoprimmo i suoi diari e le lettere di ringraziamento dei tanti che aveva aiutato in quel tragico 1943”.

Intitolazione rotonda capitano massimo tosti carabinieri

L’evento, curato dall’Arma, ha visto la partecipazione di diversi studenti: fondamentale, vitale spiegare ai giovanissimi cosa è giusto e cosa è sbagliato, chi è un eroe e chi un criminale di guerra. La scuola, per il prezioso e delicato lavoro che compie ogni giorno, è un avamposto da tutelare e non da denigrare. Lo sanno bene gli alunni presenti, colpiti dal senso di umanità e di solidarietà del capitano che all’epoca dei fatti si trovava al confine tra Francia e Italia.

“Da oggi la porta d’ingresso di Campobasso porterà per sempre il nome di un figlio eroe di questa terra – le toccanti e sentite parole del colonnello Delle Grazie –. Il beneamato capitano nel 1918 si arruolò nella fanteria e poi nei carabinieri reali. Si sposò a Potenza ed ebbe cinque figli: Giancarlo, Mariateresa, Adriana, Piero e Stefania. Questa storia potrebbe sembrare la sceneggiatura di un film: nel 1943 il capitano Tosti diventa determinante per salvare 4mila ebrei mettendo a repentaglio anche la propria vita attraverso documenti falsi, scelta giusta e coraggiosa. Molti ebrei furono trasportati anche con mezzi militari”.

Intitolazione rotonda capitano massimo tosti carabinieri

A Gerusalemme, la commissione che conferisce il nobilissimo titolo di “Giusto tra le nazioni” (dato ai non ebrei che a rischio della propria vita hanno salvato ebrei dalla Shoah, ndr) è al lavoro per onorare in modo eterno Massimo Tosti: “Io dico che si tratterebbe del Nobel all’altruismo” conclude il figlio Giancarlo.

La sindaca reggente Paola Felice ha voluto sottolineare “l’importanza del risultato. Nel 2021 presentammo a tutti questa storia grazie al libro ‘A testa alta’ di Giuseppe Altamore. Vogliamo ricordare ai giovani di tenere sempre alta l’attenzione su temi purtroppo attuali. Pensavamo che le guerre fossero ormai lontane e invece dobbiamo unirci tutti per lavorare per la pace”.

Inno di Mameli, silenzio d’ordinanza, La leggenda del Piave hanno accompagnato la cerimonia grazie ai talentuosi studenti del Galanti.

Intitolazione rotonda capitano massimo tosti carabinieri
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