Novità editoriale

Corpi estranei, dopo 15 anni esce nuova versione del romanzo d’esordio di Giannubilo. La prefazione è dello scrittore Zilahy

L'editore della nuova pubblicazione è Rizzoli e la prefazione del libro - che è ampliato con un capitolo finale inedito - è nientemeno che Mirko Zilahy. Corpi estranei è “la storia vera di un incubo che oscilla tra sordido romanzo verista e fiaba”. Ad annunciare la novità è stato lo stesso autore campobassano

È stato il suo romanzo d’esordio, nel 2008, e nei prossimi giorni sarà riedito da Rizzoli in una versione rivista e ampliata. Parliamo di Corpi estranei, primo romanzo (cui ne sono seguiti altri tre) di Pier Paolo Giannubilo, scrittore e professore che vive e lavora a Campobasso che – tra le altre cose – con il suo Il risolutore è stato candidato al Premio Strega 2019 entrando nella dozzina dei finalisti.

Pier Paolo Giannubilo

È dell’autore stesso l’annuncio della novità letteraria. “Mi dà una grande emozione annunciare oggi, il giorno del mio compleanno, l’uscita di Corpi estranei nella collana Bur contemporanea di Rizzoli. Il mio primo romanzo, pubblicato ben quindici anni or sono, torna nelle librerie fra una settimana (martedì 17 ottobre) in una nuova versione, rivista nella lingua e nella struttura, e ampliata con un capitolo finale inedito“. Una sorpresa per i lettori – e per chi ha letto e amato Corpi estranei – resa ancora più di rilievo dal fatto che a curare la prefazione del nuovo libro è lo scrittore Mirko Zilahy.

corpi estranei giannubilo 2008

Ma torniamo al romanzo – che racconta “l’inquietante verità di un disegno criminale” – che ha lanciato il ‘nostro’ come romanziere (prima del 2008 Giannubilo aveva pubblicato un libro, un racconto e un saggio). Dopo Corpi estranei sono arrivati Lo sguardo impuro, Il risolutore e Incendio sul mare.

Ma, così l’autore, “Corpi estranei è, per me, un libro diverso da tutti gli altri che ho scritto e scriverò; e non è perché ha rappresentato il mio esordio come romanziere. La storia vera che racconto – un caso unico nella storia del crimine e della scienza medica, e una delle più incredibili e commoventi vicende umane del ’900, un’avventura di dolore, amore e riscatto lunga ottant’anni – ha inciso sul mio percorso di uomo come poche altre esperienze.
Scriverla ha richiesto un mio coinvolgimento emotivo totale, come poi sarebbe avvenuto anni dopo con Il risolutore. Mi ha fatto piangere e amare, soffrire come un cane e risorgere con speranze nuove.
Ai nuovi lettori ribadisco quanto ho sempre detto anche tanti anni fa: tutto ciò che ho scritto è successo davvero, non c’è nulla di inventato. A chi lo lesse già al tempo, dico che in questa versione aggiornata potrà trovare nuovi motivi di interesse”.

corpi estranei 2023

La splendida prefazione al libro – continua sui social Giannubilo – è dello scrittore Mirko Zilahy, “autore di romanzi dal successo internazionale nonché traduttore italiano, fra gli altri, del mio romanzo preferito, Il Cardellino di Donna Tartt (Premio Pulitzer 2014, ndr)”.

 

L’autore sul suo sito presentava così allora la prima edizione del sorprendente Corpi estranei: “Questo romanzo si basa su una storia vera. In un tardo pomeriggio di settembre del 1937, il piccolo Manuele Sertorio arriva in fin di vita all’Ospedale Civile di Regenta, in Abruzzo. Lo ha soccorso Viola Reatino, prostituta in una maison locale, dopo averlo visto ancora una volta ringhiare e agitarsi come un tarantolato, in ginocchio sul gradone di pietra della bottega di zio Cecco.
Il ricovero è la scoperta delle cause orrende di quel malessere. Le radiografie rivelano ai medici la presenza di un centinaio di corpi estranei: aghi e chiodi conficcati nella carne, alcuni dei quali minacciano organi vitali. Emerge l’assurdo di un disegno criminale perseguito per anni in una realtà di degrado. Si svelano sottofondi scabrosi governati dalla superstizione e dalle psicologie primitive di una nonna fattucchiera e di suo genero.
Per costoro scatta l’arresto e al bambino è miracolosamente concessa la seconda possibilità di vivere. Ma come? Scampato al folle progetto omicida concepito nel ventre di un’Italia fascista, e mosso dal bisogno di ritrovare l’amore della madre, Manuele intraprende negli anni la sua personale sfida con la vita.
Un’esistenza costellata di colpi di scena e trascorsa ad arginare la morbosa curiosità della stampa per il caso dell’uomo vissuto con quel metallo in corpo.
Sotto la ricerca della normalità mormora continuo l’incubo che abita le notti di Manuele Sertorio, un incubo che lo richiama ad una lotta senza tempo contro i mostri dell’infanzia”.

 

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