Medaglia di bronzo alla world cup

Caciocavallo, mais, spigatelli e cotechino: la pizza del molisano Gianmario Niro sul tetto del mondo

Venticinque anni, di Baranello, ha trionfato alla ventunesima edizione dell'evento che si è tenuto a Pomezia. "Grazie al maestro Guerino Marotta e allo chef Piero Pace, ho provato soltanto a valorizzare il mio territorio"

L’emozione di salire sul podio in un campionato mondiale di pizza lui non l’aveva mai provata. E quando il verdetto della giuria gli ha assegnato il terzo posto, è rimasto senza parole ma visibilmente felice. Gianmario Niro, 25 anni di Baranello, è medaglia di bronzo alla “Pizza World Cup”, manifestazione che quest’anno ha celebrato la sua ventunesima edizione e che si è tenuta dal 3 al 5 ottobre a Pomezia.

Il risultato è intriso di soddisfazioni per il pizzaiolo del nostro territorio ma anche di riconoscimenti per la gastronomia di Baranello e del Molise, perché la pizza presentata dal pizzaiolo baranellese è tutta a base di “tradizione locale”.

Gianmario, che svolge la professione di pizzaiolo da circa tre anni, ha imparato l’arte della pizza “dal mio maestro, Guerino Marotta”, per il condimento invece, a dargli man forte, ci ha pensato lo chef del “Bar Centrale” di Campobasso, Piero Pace.

Ed ecco che con questa sinergia di competenze, Gianmario ha sfornato per la giuria una rivisitazione di “pizza e minestra”.

Piero Pace ha preparato una base bianca con fiordilatte e caciocavallo. Ha aggiunto crema di cavolo nero, foglie di spigatelli leggermente ripassate, cotechino e alla fine farina di mais per dare “una nota di croccantezza” spiega lo chef.

L’impasto invece “l’ho realizzato con lievito madre – racconta Gianmario – idratato al 75 per cento e con la lievitazione a 36 ore. Volevo valorizzare il territorio e ho provato questa esperienza, non mi aspettavo di vincere. Avevo deciso di partecipare più che altro per fare nuove esperienze, vedere altre tecniche, approfondire e invece è arrivato il terzo posto con i complimenti della giuria”.

All’indomani della vittoria, il giovane Gianmario, timido e introverso dice poche parole: “È stata un’emozione grandissima, per me, per i miei maestri, per la mia famiglia e per il mio paese, considerato che a gareggiare c’erano pizzaioli famosi provenienti da tutto il mondo”.

Sta di fatto che il “bronzo” è arrivato: Gianmario ha vinto. Un risultato di prestigio per lui, a riconferma dell’importanza delle tradizioni. Ha vinto un figlio di questa terra, e il suo trionfo diventa un po’ anche un biglietto da visita, un modo per far conoscere Baranello e il Molise.

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