Larino

Al Fuori Fiera Sara Roversi, l’ambasciatrice della dieta Mediterranea nel mondo

Ospite della prima serata di talk nell'ambito della Fiera d'Ottobre Sara Roversi, fondatrice del Future Food Institute, per parlare della sua visione del futuro del cibo

La lady della dieta Mediterranea la potete trovare un giorno a Tokyo o a San Francisco oppure a Shanghai dove ha aperto, dopo Bologna, le sedi internazionali della sua creatura: il Food Future Institute. Il giorno dopo la potete trovare a New York a parlare alle Nazioni Unite di cibo e longevità. O magari a Dubai a convincere i potenti del mondo che occorre una nuova consapevolezza per affrontare il cambiamento climatico fermando lo sfruttamento della terra. Spesso la potete incrociare a Bologna ad insegnare i principi della sana alimentazione all’università più antica d’Europa. Ma sempre più di sovente la troverete al Castello dei Conti Capuano a Pollica, in Cilento, dove nella sede dedicata all’eroe civile Angelo Vassallo assassinato dalla camorra per la sua idea applicata di rivoluzione ambientale, ha reso viva la fondazione dedicata alla dieta Mediterranea, grazie al campus Paideia. Un centro innovativo dove è possibile imparare un nuovo tipo di socialità e sperimentare pienamente il concetto di ecologia integrale di cui la dieta mediterranea ne è un esempio concreto. Il campus viene animato ogni anno da migliaia di studenti provenienti da tutto il mondo, che anima così rendendolo di nuovo vivo e pieno di futuro un piccolo borgo del Mediterraneo, altrimenti condannato allo spopolamento.

“Osservando da vicino gli elementi che compongono quello che amiamo chiamare l’algoritmo della longevità, – afferma Sara Roversi- è evidente quanto mangiare bene e stare bene significhi anche prendersi cura della nostra Terra. Infatti, gli elementi che compongono l’algoritmo della longevità si manifestano concretamente nella coscienza ecologica collettiva maturata nei secoli in Cilento, in politiche di sviluppo urbanistico e rurale che mettono al centro la tutela delle risorse e la cura del paesaggio, in pratiche agricole rigenerative dalle origini millenarie, nella valorizzazione dei patrimoni artistico-culturali, in una gastronomia della sostenibilità, stagionale e circolare, della salute equilibrata e biodiversa, dell’inclusione multiculturale e accogliente che ha varcato i confini nazionali, portando nel mondo le grandi icone del Made in Italy, pilastri della gastronomia Mediterranea”.

Affascinati da questa visione che si è concretizzata a Pollica tanti amministratori italiani ora vorrebbero Sara Roversi replicasse nei loro centri urbani questo miracolo, mettendole a disposizione palazzi o strutture a cui dare una nuova destinazione e un nuovo futuro, incrociando così formazione agroalimentare per un pubblico di studenti internazionali, sperimentazione sociale e promozione del territorio e dei suoi prodotti e paesaggi.

Fuori Fiera

Il 12 ottobre Sara Roversi la troverete a Larino al Fuori Fiera per parlare proprio della sua visione del futuro del cibo. Soprattutto del cibo pubblico, quello che lo Stato si fa carico di dare ai propri cittadini quando sono a scuola, in ospedale, nelle mense pubbliche. E magari ascoltandola bene qualche nostro amministratore illuminato le potrebbe proporre di passare un po’ più tempo in Molise.

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