Indagini dell'arma di bojano

Aggressione omofoba, ragazza pestata a sangue da due uomini che le rompono il naso. Rinviati a giudizio

Due uomini di 29 e 40 anni hanno insultato e poi aggredito la 31enne causandole la frattura delle ossa nasali e contusioni agli arti inferiori. Il giudice li ha rinviati a giudizio dopo le indagini dei carabinieri del centro matesino. Si attendono i provvedimenti amministrativi del questore: rischiano anche il daspo urbano

L’hanno insultata mentre era con i suoi amici. Poi l’hanno strattonata, picchiata e buttata a terra. Un’aggressione discriminatoria e omofoba accaduta in una serata di fine luglio a Bojano e che oggi ha visto consegnare alla giustizia gli autori di un atto ripugnante sul quale hanno indagato per settimane i carabinieri della Compagnia di Bojano.

E’ il 29 luglio scorso. Un sabato sera di mezza estate e una delle tante feste organizzate anche in questo piccolo paese vicino Bojano dove accade il fattaccio.

C’è gente, musica, panini e bevande. E’ da poco trascorsa la mezzanotte, quando un gruppo di ragazzi di Campobasso, che sta trascorrendo la serata in allegria, nota che due sconosciuti iniziano a prendere di mira una giovane della loro comitiva che ha 31 anni.

Prima qualche sfottò, poi gli insulti che si fanno sempre più pesanti e violenti a causa dell’orientamento sessuale della giovane. Il passaggio dall’aggressione verbale a quella fisica è breve. I due la colpiscono rapidamente e ripetutamente con calci e pugni, poi la buttano a terra e scappano.

La vittima sanguina, gli amici la portano al Cardarelli e viene dimessa con una prognosi di 30 giorni, le hanno provocato la frattura delle ossa nasali e una forte contusione ad un ginocchio.

I carabinieri della Compagnia di Bojano, hanno avviato le indagini subito dopo essere stati messi a conoscenza dell’accaduto e raccolti tutti gli elementi utili a blindare le accuse, hanno denunciato i due aggressori, si tratta di un uomo di 29 anni ed uno di 40 oggi rinviati a giudizio dal giudice del tribunale di Campobasso che ha condiviso – insieme alla Procura – l’esito dell’inchiesta dei carabinieri. Al processo dovranno rispondere di lesioni personali in concorso aggravate per le finalità discriminatorie ma rischiano anche l’intervento del questore di Campobasso che potrebbe applicare il Daspo urbano, conseguenza quest’ultima sulla quale sono in corso gli approfondimenti necessari.

Il comandante della Compagnia dell’Arma di Bojano, Edgard Pica, coglie l’occasione per sottolineare con fermezza “l’importanza di fare sistema tra le varie componenti sociali, e questo perché i più giovani crescano con modelli educativi diversi da quelli che quotidianamente propinano i social come modelli da emulare”.

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