Divieto di coltivare fave nel raggio di 300 metri dall’abitazione (ma anche scuola) di chi è colpito dalla sindrome del favismo, causata un deficit dell’enzima G6PD; il solo contatto con le fave – infatti – o l’inalazione dei loro pollini può causare gravi crisi emolitiche, tali da porre in grave pericolo la vita.
L’analisi e quindi la proposta di emanare un’ordinanza ad hoc, porta la firma del consigliere comunale Giose Trivisonno.
“Il favismo – scrive – è un problema da non sottovalutare: chi ne è affetto deve fare molta attenzione e può subire alcune limitazioni nel vivere quotidiano. Un affetto da favismo, infatti, non deve soltanto stare attento ad alimentazione e contatto ma può avere serie conseguenze (soprattutto bambini e ragazzi) anche se respira i pollini. Giocare con i compagni al parco, ad esempio, può diventare difficile o impossibile per un bambino se lo stesso parco è adiacente ad un campo di fave. Come in (tanti) altri comuni d’Italia ho chiesto quindi – prosegue il consigliere – di poter dotare Campobasso di una ordinanza specifica al riguardo”.
Se discuterà la prossima settimana in commissione consiliare. “La mia proposta – conclude Trivisonno – è semplice: nei prossimi 15/20 giorni il Comune raccoglie le segnalazioni dei cittadini per poi stilare una mappa delle zone interdette alla coltivazione delle fave”.
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