Il giorno dopo

Strage alla Esplodenti Sabino, attesa per le autopsie. Probabile causa dell’esplosione una granata

Si attende la decisione della Procura per l'esame autoptico sui corpi di Gianluca De Santis, Fernando Di Nella e Giulio Romano, vittime della deflagrazione a Casalbordino

Non c’è ancora una data per l’autopsia sui corpi di Gianluca De Santis di Palata, Fernando Di Nella di Lanciano e Giulio Romano di Casalbordino, i tre operai della Esplodenti Sabino morti ieri mattina nell’ennesimo incidente sul lavoro avvenuto in Italia, dove i numeri fotografano quella che è una vera strage quotidiana.

Secondo quanto riferisce l’Ansa Abruzzo, a provocare la deflagrazione attorno alle 12,30 di ieri sarebbe stata una granata d’artiglieria che i tre stavano disinnescando. Operazione non certo eccezionale per operai esperti e qualificati, abituati a lavorare nel recupero di esplosivo militare nella fabbrica di Casalbordino. Nel caso specifico, si trattava di una commessa per l’Agenzia Industrie Difesa, una società controllata dal ministero della Difesa.

La ricostruzione del giorno dopo racconta che sulla granata ci fosse proprio Di Nella, il più esperto dei tre, coadiuvato da Romano e De Santis. Cosa possa essere andato storto non si sa ancora. “Resta quindi, allo stato, inspiegabile la causa dell’innesco che ha determinato la dolorosa perdita di tre lavoratori, sebbene esperti, formati ed informati dei rischi connessi allo svolgimento delle loro mansioni” ha scritto l’azienda di Gianluca Salvatore in una nota ufficiale diramata nelle scorse ore.

Si ipotizza che a causare l’esplosione possa essere stata una spoletta difettosa o un errore umano. In questo caso però vanno rimarcate le stringenti regole di sicurezza seguita alla strage molto simile del dicembre 2020, costata anche lì la vita a tre operai. In quel caso la Esplodenti Sabino restò chiusa sette mesi e soltanto dopo numerose ispezioni e i collaudi eseguiti al termine dei nuovi lavori, costati circa un milione di euro, aveva potuto riaprire.

Proprio oggi inoltre si sarebbe dovuta tenere l’udienza preliminare riguardo l’inchiesta seguita alla strage del dicembre 2020. Tuttavia a causa del legittimo impedimento di uno degli imputati, l’udienza davanti al Gup Anna Rosa Capuozzo è stata rinviata.

Intanto su disposizione della pm Silvia Di Nunzio della Procura di Vasto, l’azienda è stata nuovamente sequestrata per eseguire tutte le verifiche necessarie.

Nella giornata odierna è stata revocata l’ordinanza di evacuazione dagli edifici che si trovano nelle vicinanze della Sabino Esplodenti. Il provvedimento era stato disposto dal sindaco di Casalbordino Filippo Marinucci.

Si attende nelle prossime ore la decisione del sostituto procuratore Silvia Di Nunzio riguardo all’autopsia delle tre vittime che dovrebbe svolgersi all’obitorio di Chieti, dove le salme sono state trasportate nella serata di ieri dall’agenzia funebre molisana Bavota. Soltanto dopo le autopsie sarà possibile fissare la data dei funerali. A Palata, come preannunciato dalla sindaca Maria Di Lena, sarà proclamato il lutto cittadino.

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