Terremoto dimenticato

Ricostruzione post sisma in Basso Molise ancora a zero, Toma convoca i sindaci: “Il commissario sono io”

Lunedì 25 settembre in Regione vertice per fare il punto ma dopo 5 anni i lavori sono fermi quasi ovunque

Che fine ha fatto la ricostruzione post sisma in Basso Molise dopo il terremoto del 16 agosto 2018? Se lo chiedono tanti bassomolisani che hanno subito danni alle proprie abitazioni e che da oltre cinque anni attendono interventi che tardano ad arrivare. Prima i ritardi prima del governo Conte II che impiegò diversi mesi per nominare un Commissario straordinario alla ricostruzione, poi le difficoltà dei comuni per mancanza di tecnici, molto spesso impiegati nel marasma delle ristrutturazioni dovute al Superbonus.

Così si sono dilatati i tempi per completare le pratiche relative alle varie richieste di fondi utili alla ricostruzione. Senza contare che un altro dei problemi è proprio la mancanza di risorse a disposizione di un terremoto da troppi considerato di serie B. Il doppio evento sismico accaduto il 14 e 16 agosto 2018 danneggiò palazzi e monumenti storici ma non fece, per fortuna, disastri capaci di catturare l’attenzione dell’opinione pubblica fuori dal piccolo Molise. Al momento dallo Stato sono arrivati 39 milioni e la struttura commissariale ne aveva richiesti più del doppio, circa 52 milioni. Tutto questo con calcoli precedenti al boom edilizio che ha fatto lievitare i prezzi dei materiali.

Oggi la vicenda torna d’attualità grazie alla convocazione di una riunione sull’aggiornamento dello stato di attuazione della ricostruzione. Una riunione convocata da quello che è tutt’oggi il commissario straordinario Donato Toma, ex presidente della Regione Molise. Pochi giorni fa Toma ha inviato ai sindaci dei 21 comuni coinvolti nella ricostruzione l’invito a partecipare alla riunione fissata per lunedì 25 settembre alle 9 nella sala biblioteca del Consiglio regionale del Molise in via IV Novembre, a Campobasso.

Chiesa Acquaviva danneggiata

La chiesa di Acquaviva danneggiata dal terremoto

 

Nella convocazione Toma sembra voler precisare di essere l’unico interlocutore sulla questione per i sindaci avendo rimarcato che “al fine di evitare cortocircuiti istituzionali nella comunicazione, i sindaci se dovessero avere l’esigenza di confrontarsi sulle varie problematiche concernenti la ricostruzione, sono pregati di rivolgersi direttamente a me, non essendo i componenti della struttura commissariale autorizzati a interloquire con i rappresentanti istituzionali degli enti interessati”. La speranza è che i rapporti non propriamente idilliaci fra l’attuale presidente della Regione Molise e il suo predecessore non diventino un ulteriore motivo di rallentamento per la pachidermica ricostruzione.

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