L'aquila

Pianificazione urbana, l’Istituto Majorana di Termoli alla Conferenza internazionale

Continua l’impegno dell’Istituto di Istruzione Secondaria “E. Majorana” di Termoli per la promozione delle comunità energetiche, “luoghi” in cui è possibile consumare e scambiare energia pulita in un’ottica di collaborazione e autoconsumo.

Il 6, 7 e 8 settembre si tiene “The 12th International Conference on Innovation in Urban and Regional Planning” organizzato dal Diceaa – Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile-Architettonica e Ambientale dell’Università degli Studi dell’Aquila. Per questa edizione il titolo del convegno sarà: “Lavorare per una gestione sostenibile del suolo e il ruolo della pianificazione del territorio”. La Conferenza si concentrerà sul ruolo della pianificazione a diversa scala (dalle strategie ai progetti) per la gestione sostenibile del suolo e lo sviluppo urbano sostenibile.

Le nuove sfide internazionali legate alla sostenibilità richiedono la misurazione delle trasformazioni del territorio attraverso indicatori specifici. I sistemi di pianificazione spaziale e di gestione del territorio svolgono un ruolo cruciale nell’affrontare questioni di riforma politica e investimenti, transizione ecologica e sostenibilità nelle sue tre dimensioni: ambientale, economica e sociale. Integrare la sostenibilità nelle nostre politiche, strategie e pratiche è fondamentale per avere un impatto rilevante (positivo) rispetto alle questioni attuali relative a: cambiamento climatico, fornitura di servizi ecosistemici e approvvigionamento energetico.

Input2023 sarà un’opportunità per discutere queste importanti questioni e cercare di trovare metodologie innovative e avanzate per fornire sistemi di supporto alle decisioni attraverso la scienza del territorio e l’ingegneria degli indicatori. Nel corso del Convegno ampio spazio sarà dedicato alla presentazione delle nuove tecnologie attraverso l’organizzazione di workshop specifici ed operativi.

In particolare all’interno della sessione_11“Research and Standards for Sustainable Spatial Planning” ci sarà il contributo dal titolo: “Holistic approach for sustainable cities and communities: best practices in living labs” che vede come autori l’architetta Antonella Tundo e arcchitetta Laura Blaso (ENEA Smart Cities and Communities Laboratory, Smart Energy Division, Department of Energy Technologies and Renewable Sources), l’ingegner Pasquale Capezzuto (Chair of U.N.I. Technical Committee 058 “Sustainable, cities, communities and infrastructures”), il professor ingegner Paolo Marinucci (Department of Electrotechnical and Electronics, IISS “E. Majorana”, Termoli -CB-) e la professoressa Guglielmina Mutani (Department of Energy, R3C, Politecnico di Torino).

La ricerca mostra come gestire una visione olistica e sistemica attraverso:

Norme tecniche: Commissione Tecnica 058 dell’Ente Italiano di Unificazione (U.N.I.), WG3 “Infrastrutture e servizi di città e comunità intelligenti” norma: “Città, comunità e infrastrutture sostenibili – Il contributo degli edifici alla sostenibilità delle città – Riferimento metodologico e modello di valutazione”

Modellazione energetica degli edifici urbani basati sul posizionamento (UBEM) per l’ottimizzazione dell’offerta e della domanda, in un approccio dal basso verso l’alto orientato alle comunità di energia rinnovabile, utile per il comune

Utilizzo integrato degli strumenti tecnologici alla scala edificio-città; Strumenti disponibili (da ENEA) per la progettazione e gestione di comunità energetiche e piattaforme database per la gestione dei sistemi energetici

Coinvolgimento di stakeholder e cittadini consapevoli, per la condivisione di energia, produzione pulita e benefici sociali (sharing economy). I cittadini sono interrelati e collegati anche da legami immateriali

Best practice” è la nascente Comunità di Energie Rinnovabili (CER) ideate e promossa dal nostro istituto scolastico “E. Majorana” di Termoli. Il modello di coinvolgimento di studenti e cittadini, enti locali e atitività commerciali oltre che imprese in collaborazione con ENEA viene portato ad esempio come “buona pratica” da seguire per un percorso di transizione energetica e sociale.

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