Campobasso

La ‘Albino’ sede distaccata della Biblioteca nazionale di Roma, ipotesi sul tavolo del ministro Sangiuliano. Lancellotta: “Riunioni già iniziate”

La ex biblioteca provinciale Albino di Campobasso, chiusa dal 13 settembre del 2016, potrebbe diventare una sede distaccata della Biblioteca nazionale centrale di Roma. L’ipotesi è al vaglio del ministero della Cultura diretto da Gennaro Sangiuliano. Parola dei parlamentari molisani Elisabetta Lancellotta e Costanzo della Porta che in una nota congiunta hanno parlato di questa interlocuzione annunciando che “è allo studio l’ipotesi, che dovrà eventualmente seguire uno specifico iter, di attribuire il rango di biblioteca pubblica statale alla ex biblioteca provinciale ‘Pasquale Albino’ di Campobasso, quale sede distaccata della Biblioteca nazionale centrale di Roma”.

Elisabetta Lancellotta Costanzo Della Porta

In Italia le biblioteche pubbliche statali sono 46, mentre quelle nazionali, più grandi e ricche di libri, sono due: Roma e Firenze che hanno il compito di raccogliere e documentare tutto quanto viene stampato in Italia. Se dopo sette anni dalla chiusura della Albino s’inizia a intravedere una luce in fondo al tunnel potrebbe essere grazie al Mic diretto da un molisano d’origine come Gennaro Sangiuliano che avrebbe già iniziato a lavorare a questa ipotesi di salvezza con entusiasmo: “E’ disponibilissimo – ha detto l’onorevole Lancellotta – e ci sono già state delle riunioni, speriamo di poter raggiungere l’obiettivo della riapertura anche se, ad oggi, non siamo in grado di definire una tempistica”.

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(uno scatto della visita del ministro ad Agnone)

Già in passato, dalla riforma che ha cancellato le Province (ma non le sue competenze) in poi, ci sono stati tentativi per la riapertura. Ci provò senza  riuscirci la Regione Molise a guida centrosinistra. Oggi la ex biblioteca provinciale è di competenza ministeriale come ha ricordato anche il sindaco (facente funzioni) Paola Felice qualche giorno fa scrivendo proprio al ministro Sangiuliano.

“Sin dall’insediamento del Governo – hanno ricordato gli esponenti di Fratelli d’Italia – il MiC ha iniziato a occuparsi della questione e, come delegazione parlamentare molisana, ormai da diversi mesi, ci stiamo occupando con il Ministro e con la struttura del MiC della questione che si protrae, purtroppo, da sette anni. Si sta lavorando, per far sì che nel più breve tempo possibile, uno dei gioielli culturali della nostra regione possa rivedere la riapertura – hanno concluso Lancellotta e Della Porta – Abbiamo constatato la volontà da parte del MiC e del ministro Sangiuliano di restituire ai cittadini una struttura di particolare pregio e importanza per il capoluogo molisano”.

Struttura che dalla sua chiusura ha lasciato un enorme vuoto nel capoluogo di regione: la Albino, infatti, era l’unica biblioteca in città dotata di una sala conferenze, spazi per lo studio, servizio copisteria e computer oltre, naturalmente, a un ricco patrimonio libraio. Il Comune di Campobasso ha tamponato la carenza con la bibliomediateca che dal quartiere Vazzieri si è spostata in centro (via Roma). Ma la città attende da anni una soluzione più adeguata.  (ad)

biblioteca albino campobasso interno
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