La presentazione

Il 19 settembre squilleranno i cellulari di tutti i molisani: è la sperimentazione del sistema di allarme pubblico nazionale

Si tratta di un meccanismo di allerta pubblica che invia un messaggio alla popolazione per segnalare le emergenze. Con una serie di test già avviati nelle altre regioni d’Italia e ora anche in Molise, arriverà sugli smartphone dei cittadini una notifica che comincerà con: “IT-Alert. Questo è un messaggio di Test del sistema di allarme pubblico italiano”. Da febbraio sarà operativo in tutto il Paese

Da giugno scorso la sperimentazione ha toccato diverse regioni d’Italia. Ora è arrivato anche il momento del Molise. Si tratta della campagna di test di IT-Alert, il primo sistema di allarme via messaggio lanciato dalla Protezione Civile.

Il 19 settembre prossimo a mezzogiorno tutti i molisani riceveranno un messaggio di allerta attraverso una notifica. In caso di emergenza in una determinata area il sistema consente, infatti, di mandare messaggi di allarme a tutti gli smartphone collegati alle celle telefoniche selezionate.

Alert protezione civile
Alert protezione civile

La notifica arriverà insieme ad un segnale audio: per toglierla l’utente deve per forza interagire. La sperimentazione servirà a testare quello che sarà il sistema di divulgazione di allarme a partire dai prossimi mesi.

“E’ un primo passo che riguarda la riorganizzazione della protezione civile – ha detto il governatore Francesco Roberti in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’evento –. Una riorganizzazione che riguarderà sempre più intensamente il cittadino. Questo sistema di allerta è un passo in avanti che renderà più semplici alcuni modi di operare ed intervenire. Basta pensare, per esempio, che in America certe tecniche vengono utilizzate anche per la ricerca delle persone scomparse”.

Dopo i saluti dei due prefetti di Campobasso e Isernia, Michela Lattarulo e Franca Tancredi, il dirigente Claudio Iocca ha introdotto i due funzionari della protezione civile del Molise, Antonio Cardillo e Marco Spidalieri, che hanno illustrato in cosa consiste il nuovo sistema di allarme pubblico previsto, fra l’altro, da una direttiva del governo che porta la data del 7 febbraio 2023.

Antonio Cardillo ha illustrato le casistiche di intervento: “Maremoto generato da un sisma (si ricorda quello del 1906 a Termoli), collasso di una grande diga (in Molise ci sono 8 infrastrutture di cui una con rischi a valle), attività vulcanica (relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli), incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica, incidenti rilevanti in stabilimenti chimici come le industrie (in Molise ce ne sono diverse), precipitazioni intense individuate tramite rilevamento radar”.

Quindi l’obiettivo del 19 settembre prossimo è quello di testare il funzionamento del sistema e sensibilizzare la popolazione e anche “abituarla al suono del messaggio, che è particolare – ha detto Cardillo –  e non può essere settato”.

Per utilizzarlo non ci sarà bisogno di nessun tipo di app dedicata. La tecnologia utilizzata è quella del cell-broadcast: il messaggio viene inviato a un gruppo di celle che sono geograficamente vicine, in un’area delimitata interessata dall’emergenza. Il sistema è solido. Il messaggio arriva anche dove non c’è campo, non serve una connessione internet quindi funziona anche per chi ha esaurito la disponibilità di dati mobili o comunque non ha un piano di abbonamento alla rete. I messaggi ovviamente non arrivano in una unica circostanza: se lo smartphone è spento.

Il testo del messaggio di test è uguale per tutti: “IT-Alert. Questo è un messaggio di test del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-alert.it e compila il questionario”. Il testo è ripetuto anche in lingua inglese.

Per utilizzare il sistema IT-Alert non è necessario scaricare un’applicazione. Ma è meglio fare una verifica per capire se il nostro dispositivo funziona in maniera corretta.

Su iPhone dovete andare nella sezione Impostazioni, passare su Notifiche e poi arrivare fino a Avvisi di Emergenza: a questo punto basta scorrere in fondo e vedere se IT-Alert è attivato.

Su Android invece bisogna accedere da Impostazioni, passare su Sicurezza ed Emergenza e qui controllare la voce Allarmi Pubblici. Tutte queste opzioni si possono anche disattivare ma sarebbe meglio non farlo: IT-Alert non sarà una verifica invadente, suonerà solo quando c’è davvero bisogno. C’è poi un punto importante da chiarire: disattivando questa opzione non potrete comunque rinunciare alla notifica per il test. Come spiegato dalla Protezione Civile, il test avverrà su tutti gli smartphone. Se disattivate IT-Alert, il comando sarà valido solo per gli allarmi futuri (quelli legati alle vere emergenze).

Tutti pronti dunque, il test di sperimentazione è alle porte e dal prossimo febbraio il nuovo sistema sarà operativo in tutto il Paese.

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