Strage sabino esplodenti

Gianluca De Santis, “Perdiamo un figlio di questa terra, non si può morire così”

Il sindaco di Palata Maria Di Lena si interroga nel dolore della comunità: come possono accadere ancora queste tragedie? Il 44enne di Palata lascia moglie e due figli piccoli. Domani - primo giorno di scuola - aveva preso una mattinata libera per accompagnare il più piccolo al nido.

“E’ una giornata terribile, è troppo straziante”. Il sindaco di Palata Maria Di Lena raggiunge il Municipio nel tardo pomeriggio per incontrare la maggioranza e iniziare a discutere dell’ultimo saluto a Gianluca De Santis, di lutto cittadino e di sostegno a due famiglie che ora sono squarciate dal dolore. Non sa ancora, nè può saperlo – quali siano le disposizioni del magistrato che deve decidere il da farsi dopo la strage alla Sabino Esplodenti di Casalbordino, nel chietino, costata la vita a tre operai tra cui il 44enne molisano, che da tanti anni lavorava nello stabilimento che smaltisce e recupera polvere da sparo, anche per conto dell’esercito.

Le cause sono in fase di accertamento, non si conosce ancora la decisione in merito all’eventuale autopsia sulle salme delle tre vittime, una molisana e due abruzzesi, di età tra i 44 e i 57 anni. Quello che la sindaca di Palata sa, oggi, mentre il fratello di Gianluca sta facendo rientro a casa dopo una giornata drammatica, è che “è terribile ritrovarsi di colpo con due famiglie straziate dal dolore nella nostra piccola comunità”. Due famiglie, quella d’origine – mamma, fratello, sorella – e quella che con la moglie Debora aveva creato, comprando casa a Palata e mettendo al mondo due bambini.

Il più piccolo, tre anni, domani avrebbe dovuto iniziare la scuola e aveva chiesto al padre di accompagnarlo per il suo primo giorno d’asilo. Gianluca aveva acconsentito con gioia, prendendo la mattina libera dal lavoro. Non potrà vivere quell’emozione, nè sollevare fra le braccia il figlioletto rassicurandolo sul nuovo percorso di vita. Il suo corpo tornerà in una bara nel suo paese, che amava e non aveva voluto lasciare, dove aveva acquistato una abitazione immaginando una vita accanto ai suoi cari e di godersi la crescita dei figli.

“Amava la sua famiglia, era un ragazzo che si è sempre sacrificato, che lavora da sempre, che ha sempre avuto la testa sulle spalle” ricorda ora, la commozione nella voce, il sindaco di Palata. “Era un figlio di questa terra, uno di quelli che aveva scelto di restare”. Non si era trasferito vicino la fabbrica, Gianluca, scegliendo di sopportare ogni giorno un tragitto di oltre 120 chilometri tra andata e ritorno per andare a tornare dal lavoro. Un lavoro che lo ha ucciso.

“Non è possibile che ancora oggi succedano tragedie così atroci, sembra che le persone invece di recarsi al lavoro al mattino si rechino al patibolo” dice ancora Maria Di Lena, sconvolta ma determinata a garantire sostegno pieno alla vedova e ai bambini che hanno perduto il papà.

Alla Esplodenti Sabino, unica fabbrica presente nell’area che impiega 60 persone, lavorano anche il fratello e il cognato della vittima. Oggi è stata una ‘normale’ mattinata di lavoro nell’azienda, che lavora al recupero della polvere da sparo, fino alle 12 e 30, quando  un boato ha squarciato l’aria e fatto scattare un delirio di sirene e chiamate di aiuto.

A morire Giulio Romano, originario proprio di Casalbordino, Fernando Di Nella di Lanciano, sempre nel chietino, e Gianluca De Santis,  residente a  Palata.

“Le immagini dopo l’esplosione sono molto simili a quelle del 2020. L’ho detto anche 3 anni fa e ripeto che, nonostante le norme di sicurezza e le procedure, purtroppo quando si maneggiano esplosivi l’incidente è sempre dietro l’angolo”, ha detto il sindaco di Casalbordino Filippo Marinucci, facendo riferimento all’incidente avvenuto a dicembre 2020 nel quale morirono tre operai: Paolo Pepe, 45 anni, di Pollutri, Nicola Colameo, 45, di Guilmi, e Carlo Spinelli, 54, di Casalbordino. Anche in quel caso vi fu una esplosione che uccise sul colpo i tre uomini.

Il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio ha aggiunto: “Lascia sgomenti il precedente di soli tre anni fa, di fronte al quale non possiamo esimerci dal riflettere. La risposta, ovviamente, non può che venire dalla magistratura e dall’inchiesta che dovrà appurare le cause, ma comprendo i sentimenti di rabbia, oltre che di dolore, dei lavoratori esposti in tre anni a due tragedie mortali di questa dimensione”.

A Palata ci sarà il lutto cittadino il giorno dei funerali di Gianluca. Lo conferma il sindaco in serata:

“Il terribile incidente di oggi alla Sabino Esplodenti ci lascia attoniti. Tre operai morti, tre famiglie distrutte!!! Nella certezza di interpretare lo sgomento dell’intera comunità, desideriamo esprimere sentimenti di vicinanza e di cordoglio per l’inaccettabile tragedia che ha colpito la famiglia del nostro caro Gianluca. L’Amministrazione comunica che sarà proclamato il lutto cittadino nel giorno dei funerali”.

 

 

 

 

Più informazioni
leggi anche
Morti sul lavoro
Gianluca, Fernando e Giulio: i tre operai che hanno perso la vita nell’esplosione. Lutto e lacrime a Palata
Casalbordino
Strage alla Esplodenti Sabino: tre vittime, c’è anche un operaio di Palata. Tre anni fa un incidente identico
Dopo la tragedia
Incidente a Casalbordino, il cordoglio del Presidente della Regione per la famiglia di Palata
La nota sindacale
Tre morti sul lavoro alla Esplodenti Sabino, Recinella (Femca Cisl): “Inaccettabile”
La tragedia di casalbordino
Esplodenti Sabino, svolta l’ultima autopsia. Sabato a Palata i funerali di Gianluca De Santis: sarà lutto cittadino