La ricerca... squisita

Uno studio rivela: la stracciata altomolisana è campionessa di biodiversità, fino a 10 miliardi di batteri lattici in un grammo

Capracotta è il Comune capofila, con Unimol e Cnr di Napoli, di un lavoro realizzato all'interno del Laboratorio per la Sostenibilità ambientale e la Qualità della vita. Il sindaco Paglione: “Fino a dieci miliardi di batteri lattici vivi, con una forte azione probiotica, in un solo grammo di stracciata”.

Fino a dieci miliardi di batteri lattici vivi, con una forte azione probiotica, in un solo grammo di stracciata. E’ solo uno dei risultati dell’importante lavoro realizzato all’interno del Laboratorio per la Sostenibilità ambientale e la Qualità della vita, un lavoro ambizioso reso possibile all’interno della Strategia Nazionale delle Aree Interne (Snai) dalla collaborazione tra il comune di Capracotta, l’Università del Molise e il Cnr di Napoli.

La stracciata che trionfa nella cosiddetta biodiversità invisibile, “quella presente in maniera generosa nei prodotti a latte crudo realizzati nel quadrilatero dell’eccellenza del settore lattiero caseario del Molise altissimo (Capracotta, Vastogirardi, Carovilli, Agnone, ndr)” spiega il sindaco di Capracotta Candido Paglione. Il tutto, “opera dell’alimentazione naturale e della qualità dell’ambiente nel quale vivono gli animali che producono questo latte così prezioso”.

Candido Paglione

Protagonista dello studio il docente Unimol Giampaolo Colavita. La ricerca è prossima alla pubblicazione e si pone come obiettivi la sostenibilità ambientale e la tutela della biodiversità nell’ambito della Strategia Nazionale per le Aree Interne (Snai). Una sorta di marchio collettivo che certifichi l’alta qualità dell’aria, dell’acqua, del suolo, la biodiversità e quindi i prodotti identitari dell’Altissimo Molise come i formaggi, il tartufo e le lenticchie di montagna.

Il docente, che insegna Igiene e Sicurezza degli Alimenti presso l’Università del Molise e l’Università di Teramo, spiega su virtuquotidiane.it: “Ai miei studenti dico sempre: la stracciata dell’Alto Molise è l’eccellenza da prendere come riferimento, poi è anche giusto che nella scala di qualità ci siano altri prodotti perché non tutto può essere eccellente. Per la stracciata di eccellenza è essenziale il latte crudo di montagna. Allo stesso modo sono indispensabili un siero innesto fatto bene (il “lievito madre” ricco di batteri lattici benefici che danno lo start alla acidificazione della cagliata, ndr) e la consumata arte del casaro”.

commenta