Campobasso

Ex Roxy, Gravina a Roberti: “Spieghi in Consiglio le reali intenzioni della Regione”

La vicenda è tornata d’attualità dopo le parole del capogruppo Pd in Consiglio comunale Trivisonno che mette in guardia da una possibile vendita a privato dell’immobile.

Nelle ultime ore la vicenda relativa all’abbandono dell’ex hotel Roxy di Campobasso è tornata all’improvviso prioritaria. Il motivo è la pubblicazione di una delibera da parte della Regione Molise che ha scatenato reazione e controreazione, fino alla presa di posizione del sindaco Roberto Gravina, tra centrosinistra e centrodestra.

ex hotel Roxy

 

A innescare la miccia le parole del capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Giose Trivisonno, il quale è andato all’attacco su un’eventuale vendita dell’immobile a un privato: “La Regione a guida Michele Iorio lo comprò dal privato per circa 7 milioni di euro nel 2010 (non fu un affare per il pubblico). Oggi la Regione, con Iorio assessore, vuole venderlo. Posizioni schizofreniche, alle quali si aggiunge quella di Toma, che promise i soldi necessari per l’abbattimento nel 2020. Insomma, una “schifezza” gestionale, politica, economica, amministrativa ed urbanistica, alla quale va messa la parola fine. Unica soluzione, ad oggi, resta l’abbattimento e il recupero dell’area con una regia pubblica”.

Dichiarazioni alle quali hanno risposto in coro i consiglieri del centrodestra Colagiovanni, Tramontano, Esposito, Annuario, Sabusco e Passarelli: “Dalla delibera di Giunta regionale si evince come sia stato individuato un percorso virtuoso che prevede un utilizzo pubblico, attraverso il bando di Invimit (società di gestione del Ministero dell’Economia e delle Finanze), le cui caratteristiche e potenzialità sono già note al Comune di Campobasso per una proposta portata in aula dal consigliere Tramontano e bocciata dalla maggioranza. Sorgerà al posto del Roxy una struttura per l’ospitalità degli studenti. Questa è la verità della Delibera di Giunta”.

Un botta e risposta a cui non si è sottratto, come detto, il neo consigliere regionale Gravina: “Sin dal mio primo mandato in Comune come consigliere d’opposizione ho seguito la vicenda dell’hotel Roxy, che rappresentava il fiore all’occhiello della ricettività alberghiera di Campobasso, poi finito in disgrazia e successivamente acquistato da un privato per essere rivenduto alla Regione Molise dopo poco, con una plusvalenza che puzzava di manovra opaca. Per anni avevamo chiesto attenzione all’amministratore comunale di allora e per essa alla Regione, ma nulla di fatto”.

Da primo cittadino, “verificato che l’immobile non fosse pericolante e quindi non si potesse intervenire con ordinanza di demolizione, si è chiesto alla Regione di determinarsi per porre fine a una storia di degrado urbano. Nonostante continue aperture all’allora presidente della Regione volte a lavorare insieme per trovare le risorse finanziarie al fine di costruire la nuova sede regionale e il parco urbano nell’area dello stadio Romagnoli, nulla si è concretizzato se non pericolose voci circa progetti di finanza scriteriati per quantità e qualità della proposta”.

E veniamo alla delibera della discordia: “Con la delibera di Giunta regionale approvata il 1 settembre, la Regione assume una decisione apparentemente assurda ma da una attenta lettura lascia intravedere una soluzione, tra le tante previste, che merita attenzione ma che dovrà rispettare senza alcun tentennamento quanto deciso dal consiglio comunale di Campobasso nel lontano 2014. Campobasso attende da anni un nuovo parco urbano in centro città ed è per questo che presenterò un’interrogazione urgente al presidente Roberti affinché spieghi in Consiglio le reali intenzioni della Regione in merito, riservando poi una mozione che impegni l’ente a lavorare per un progetto di edilizia pubblica per destinare l’area a servizi per il cittadino”.

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