Settimana di lavoro per i carabinieri di Bojano. Furti, violazioni ed indagini hanno fatto guadagnare sotto il profilo investigativo diversi risultati.
Nei pressi di Bojano, per esempio, sono state denunciate due persone, uno dei due sottoposto ai domiciliari con obbligo di permanenza in casa dalle 23 alle 7. Invece, i carabinieri lo hanno sorpreso all’interno di un night club in tarda notte. L’altro, invece, un 53enne della zona, è stato sorpreso alla guida con un lampeggiante blu sul cruscotto, uguale a quelli in uso alle Forze di Polizia, del quale non era in grado di fornire alcuna giustificazione.
Poi i furti che la scorsa settimana hanno preoccupato la popolazione dell’area matesina: i militari hanno denunciato due giovani di 21 e 41 anni, proveninenti dal beneventano, che ne avevano messo a segno almeno cinque la notte tra il 5 e 6 settembre, nei comuni di Cercemaggiore, Busso e San Giuliano del Sannio.
Questi i fatti. Nella tarda serata del 5 settembre arrivano in auto a Cercemaggiore dove con un masso mandano in frantumi la vetrata di una macelleria, rubando qualche spiccio dal registratore di cassa e poco dopo nello stesso centro si impossessano di una utilitaria di piccole dimensioni. Con quest’ultima vanno a Busso dove spaccano la porta a vetri di un caseificio, dal quale rubano il denaro contenuto nella cassa, circa 200 euro, per poi dirigersi al bar sulla 87, adiacente al distributore di carburante, nel quale tentano di entrare sempre utilizzando un masso, ma non riescono.
Quindi vanno a San Giuliano del Sannio, dove rompono la vetrata di un alimentari/tabacchi, che però è assicurata da una ulteriore saracinesca a grate che impedisce loro di portare a segno il colpo.
Le indagini dei carabinieri, rapide e tempestive, hanno permesso di individuarli e denunciarli. Si tratta, fra l’altro, di giovani con precedenti specifici alle spalle.
Inoltre, sempre i carabinieri di Bojano hanno ritrovato una Fiat 500 X di colore bianco, sulla SP106 che conduce a Campitello Matese. L’autovettura, visibilmente danneggiata nella parte del cruscotto sotto lo sterzo, verosimilmente per la messa in moto, era stata rubata la mattina prima a Termoli. La vittima l’aveva lasciata in sosta davanti alla Stazione ferroviaria per aspettare la figlia che giungesse con il treno e una volta usciti dallo scalo, la brutta sorpresa.
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