Passo indietro di Enel Green Power sul progetto di ampliamento della centrale idroelettrica di Pizzone, relativo all’impianto di pompaggio che dovrebbe sfruttare l’acqua del lago di Castel San Vincenzo e che tanto sta facendo discutere in questi giorni.
Ebbene, la società energetica ha inviato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica una richiesta di sospensione della procedura di valutazione di impatto ambientale relativa – appunto – alla realizzazione di un impianto di pompaggio denominato “Pizzone 2” posto tra i due invasi di Montagna Spaccata e di Castel San Vincenzo. Questo per poter approfondire le osservazioni e le proposte di enti e della società civile.
“La società – così una nota – conferma la massima attenzione all’ambiente e alle esigenze delle comunità locali e coglie l’occasione per rimarcare che l’ascolto è un elemento centrale della sua presenza sul territorio. Enel Green Power proseguirà il calendario di incontri con le istituzioni locali nelle prossime settimane per individuare le migliori soluzioni al fine di conciliare le finalità del progetto con le necessità espresse dalle comunità locali e di porre le basi per definire attività di sostenibilità in grado di generare valore condiviso”.
Una notizia, questa dello stop all’iter, accolta bene dall’assessore regionale alle attività produttive nonché alla tutela dell’ambiente e alle politiche energetiche, Andrea Di Lucente: “Adesso il tempo per ripensare il progetto e tutelare la vocazione turistica del sito”.
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Così l’esponente della Giunta Regionale del Molise, ente che aveva espresso parere sfavorevole al maxi progetto. “Accolgo con grande soddisfazione la sospensione concessa del MASE, il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, sul progetto della centrale Enel di Pizzone – ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente, Andrea Di Lucente -. Dopo l’intervento fatto di concerto con il Presidente Roberti presso l’azienda e il ministero, adesso il dialogo è di nuovo aperto e costante. In altre parole, nulla è scolpito nella pietra, anzi.
E’ una grande soddisfazione poter ricominciare da zero e ripensare il progetto, salvaguardando lo sviluppo dell’area, la riconversione dal punto di vista della sostenibilità energetica e la vocazione turistica del posto. La centrale, che è uno dei siti previsti da Enel per ridurre l’inquinamento dell’Italia entro il 2035, deve poter essere una possibilità per il territorio, consentendo al lago di Castel San Vincenzo di essere un bacino a vocazione turistica e sempre più green.
La strategia energetica della Regione Molise, che sto disegnando adesso e che verrà portata avanti nei prossimi anni, è quella di rendere la nostra regione sempre più compatibile, riducendo le fonti di inquinamento e avviando sperimentazioni ambiziose. All’interno di questa strategia, è necessario avviare nuovamente il dialogo sul sito di Pizzone e ripartire da zero, coinvolgendo tutti gli stakeholders e le comunità”.