Il sogno di ri-generazione di Castel Del Giudice, uno dei borghi-gioiello dell’Alto Molise che si è aggiudicato un finanziamento nazionale di 20 milioni di euro – diventa sempre più realtà. Il Comune guidato da Lino Gentile ha infatti appena aperto le selezioni pubbliche per reperire 4 figure professionali che lavoreranno nell’Ufficio unico di progettazione del Centro di (ri)Generazione dell’Appennino inerente – appunto – il Bando Borghi del PNRR (Linea A del Piano di Ripresa e Resilienza) che Castel del Giudice ha ottenuto non senza traversie giudiziarie (inizialmente era risultato vincitore il Comune di Pietrabbondante, ndr).
Gli avvisi riguardano nello specifico il conferimento di un incarico per un istruttore direttivo ingegnere gestionale, di due incarichi per istruttore direttivo tecnico ingegnere/architetto, ed un incarico per istruttore direttivo amministrativo contabile. Figure che per tre anni, dunque fino al 2026, lavoreranno in collaborazione con gli esperti dell’Università del Molise, del Politecnico di Torino, dell’Università La Sapienza di Roma e dell’Università dell’Aquila, ai progetti e agli interventi pianificati per fare di Castel del Giudice un laboratorio sperimentale di una nuova urbanità contemporanea, che possa arginare lo spopolamento per creare nuove forme di economia sostenibile ed attrarre nuovi abitanti.
Già perchè difficile ci sia rigenerazione senza ripopolamento, stante i numeri che attanagliano molte delle nostre realtà comunali. Ma a Castel del Giudice l’idea di invertire la rotta non è certo campata in aria e non nasce ora. All’indomani dell’assegnazione definitiva del maxi-finanziamento il primo cittadino aveva dichiarato: “Questa è una opportunità per implementare il nostro modello di comune sostenibile e portare avanti il progetto per richiamare residenti e fare in modo che restino a vivere qui, creando soprattutto le possibilità di lavoro”. E di nuovo – e qualificato – lavoro, con questi avvisi pubblici, si inizia a vedere traccia.
Il progetto che vuole fare dell’antico borgo medioevale situato a 800 metri di altitudine, nel cuore dell’Alto Molise, il centro di (ri)Generazione dell’Appennino (progetto di sviluppo dell’intera area interna molisana) arricchisce e dà continuità alla strategia di sviluppo economico e sociale messa in atto negli ultimi 20 anni a Castel del Giudice per invertire – giustappunto – la rotta dello spopolamento, puntando sul ritorno alla terra, la tutela dell’ambiente, l’agricoltura come mestiere da riscoprire, la partecipazione condivisa e il turismo sostenibile. Esperienze green, bio e turistiche di comunità: si pensi all’apiario di comunità, alla recente biblioteca del grano, all’albergo diffuso Borgotufi, alle tante cooperative agricole che hanno realizzato tra le altre cose un meleto biologico (da anni si celebra a Castel del Giudice la festa della mela) e un birrificio.
Il progetto che sta iniziando a vedere la luce mira – in continuità con queste esperienze – alla rigenerazione del territorio e ha come obiettivo faro – sempre – lo sviluppo sostenibile. Aggettivo, quest’ultimo, che a Castel del Giudice dunque non è certo una parola svuotata di senso essendo la quintessenza di molti progetti realizzati negli ultimi anni e che stanno facendo conoscere questo borgo come modello da studiare.
L’assunzione di queste 4 figure sarà a tempo determinato e full time (36 ore settimanali) e i candidati, oltre ad avere i requisiti richiesti dagli avvisi pubblici, dovranno superare delle prove selettive. Per candidarsi, si possono scaricare le domande di partecipazione, allegate agli avvisi, direttamente dal sito istituzionale del Comune di Castel del Giudice: www.comune.casteldelgiudice.is.it alla sezione Amministrazione Trasparente, da cui cliccare su Bandi di Concorso. Negli avvisi sono descritti nel dettaglio i requisiti necessari per accedere alla selezione pubblica. Per ogni eventuale informazione circa la procedura, i candidati potranno rivolgersi al responsabile del procedimento Rosita Levrieri.
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