Sanità e stampa

Bonamico: “I media sono fondamentali ma non lo sono le notizie false. L’extrabudget? Discorso superato”

L'incontro fra il commissario ad acta alla sanità e il mondo dell'informazione, organizzato dal presidente dell'Ordine dei giornalisti, Vincenzo Cimino. L'avvocato ha chiarito: "Apprezzo il lavoro onesto e documentato ma le strumentalizzazioni non le tollero"

Già subcommissario alla sanità, dopo le dimissioni di Giacomo Papa a febbraio scorso, l’avvocato Marco Bonamico – il 3 agosto – è stato nominato dal Consiglio dei Ministri su proposta del ministro all’Economia delle finanze, Giancarlo Giorgetti, commissario ad acta per l’attuazione del vigente Piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario molisano (con lui nominato anche Ulisse Di Giacomo che sta affiancando Bonamico nel ruolo di subcommissario).

Una settimana fa, intervenuto in diretta al TgR Molise, l’avvocato Bonamico aveva dichiarato che la “pressione molto forte dei media regionali sulla sanità” in qualche modo rende meno attrattiva la regione per i medici chiamati a prestare la loro opera negli ospedali del territorio.

Ordine giornalisti Bonamico
Ordine giornalisti Bonamico
Bonamico

Parole che hanno scatenato l’indignazione del mondo dell’informazione e provocato una presa di posizione anche dell’Ordine dei Giornalisti del Molise. Il presidente Vincenzo Cimino, infatti, dopo quelle dichiarazioni e la scia di polemiche provocata dalle stesse, ha subito organizzato un incontro chiarificatore fra il commissario ad acta e il mondo dell’informazione.

Oggi pomeriggio, quindi, nella sede dell’Ordine l’avvocato Bonamico è intervenuto per chiarirsi e per chiarire. Dritto al sodo ha detto: “Sapete meglio di me che le dirette TV hanno tempi limitati e il mio pensiero è stato interpretato. Le critiche sono le migliori informazioni che possiamo avere, anzi, a volte apprendiamo le notizie proprio dai giornalisti. Ma quello che mi dispiace sono le false notizie. Non le tollero. Perché fanno male alla sanità e al Molise. Per tutto il resto, apprezzo e stimo il lavoro pulito, deontologico e d’inchiesta che tanti giornalisti molisani svolgono anche con sacrificio”.

Il presidente dell’Ordine, Vincenzo Cimino, ha poi fatto presente che all’Asrem manca un ufficio stampa per veicolare informazioni esatte e al riguardo Bonamico ha ribadito la “difficile situazione della carenza di personale che riguarda tutti i settori dell’Asrem e alla quale stiamo cercando di mettere mano per risolvere molteplici problemi”. Ha quindi ribadito che “molto fa l’immagine che viene divulgata della sanità, quindi ben venga la critica giusta e la denuncia documentata, ma la strumentalizzazione no. Lo stesso discorso vale anche per noi, sia chiaro: perché se annunciamo che abbiamo risolto i problemi e poi quei problemi sono fermi lì, viene meno quel concetto di onestà e integrità morale che è alla base di qualunque rapporto, professionale e personale”.

Bonamico ha ricordato – riferendosi alla diretta Tv – che “i problemi della sanità non si discutono in due minuti” ma ha anche precisato che “il sistema sanitario del Molise non è peggiore di altri del Paese. E’ evidente, lo sapete probabilmente meglio di me che c’è da lavorare. E tanto. Ma vi assicuro che stiamo studiando tutte le soluzioni possibili”.

In merito all’extra-budget destinato alle Case di Cura ha ricordato le recenti sentenze del Consiglio di stato “che sono inoppugnabili. Il Ministero ha indicato chiaramente che l’extra-budget vale per le Case di Cura che hanno vinto il ricorso al Consiglio di Stato e non per chi non l’ha fatto. Ma nella fattispecie questo è un falso problema perché una volta che incassiamo l’extra-budget va da sé che lo dobbiamo pagare, certo non lo possiamo trattenere”.

Infine ha ricordato che l’Asrem è all’opera per mettere a punto un progetto utile a ridurre le liste d’attesa “e spero che a brevissimo possa partire”. Quanto al nuovo direttore generale che ha un ruolo operativo di scelta e decisioni: “Ha un compito importante e non facile in questo preciso momento storico. Ma sono sicuro che con il contributo di tutti usciremo fuori da questa impasse”.

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