Campobasso

Un esercito di bambini senza scuola dopo le demolizioni degli asili. Corsa contro il tempo per aprire il 14

Potrebbe slittare di qualche giorno l'inizio dell'anno scolastico per circa 430 bambini di alcune scuole dell'infanzia della città. Centrodestra insiste: "Entro domani vogliamo certezze", ma l'assessore Praitano è cauto: "Le soluzioni trovate ci hanno permesso di evitare spostamenti alla zona industriale, ormai è solo questione di trasloco e pulizie nelle nuove aule"

Il 14 settembre la campanella potrebbe non suonare per circa 430 bambini di alcune scuole dell’infanzia di Campobasso demolite in estate o prossime alla demolizione. Per 23 classi sparse nei diversi plessi della città è in corso il trasferimento in locali presi in affitto dal Comune per l’occasione o in altri istituti che hanno messo a disposizione le aule per la piccola popolazione studentesca.

Chiarimenti e certezze sulle soluzioni trovate non sono arrivate neppure ieri durante il consiglio comunale monotematico. Con grande sdegno del centrodestra che ha poi presentato un ordine del giorno (primo firmatario Alberto Tramontano della Lega), votato all’unanimità, affinché gli inquilini di palazzo San Giorgio siano informati entro domani, 13 settembre, sulla situazione che, ad oggi (lo ha ribadito anche a Primonumero l’assessore Luca Praitano), “è in evoluzione”.

Praitano

Il delegato comunale all’Istruzione, a 24 ore dalle ordinanze che firmerà domani, ha fatto il punto sulle nuove sistemazioni individuate. Partendo dall’asilo di via Jezza le cui classi saranno spostate alla D’Ovidio di via Roma. “Trasloco e pulizie sono stati fatti, si sta provvedendo alla sistemazione dei banchetti e questa apertura non dovrebbe slittare” ha detto Praitano.

L’asilo che era in via De Gasperi andrà in due locali che si trovano in via Piave: “Quello più grande è pronto, sull’altro c’è ancora qualche lavoro da fare sui bagnetti e potrebbero volerci due giorni in più”. L’infanzia che si trovava in via Tiberio, dove oggi c’è un cumulo di macerie, andrà in piazza della Repubblica: “I bambini entreranno da un accesso laterale, le pulizie sono state fatte, anche qui si stanno ‘abbassando’ i bagnetti e posizionando i paraspigoli, l’apertura potrebbe slittare al 15”.

Discorso diverso per la scuola di via Crispi che ospitava D’Ovidio e Colozza: i primi andranno per qualche mese in via Jezza, i secondi in via Insorti d’Ungheria. Il Comune ha intenzione di utilizzare per qualche anno, il tempo della ricostruzione degli asili di via Tiberio e via Jezza (ancora da abbattere, ndr), un locale in via Garibaldi in cui, prima dell’inverno, saranno nuovamente trasferite alcune classi della ex scuola di via Crispi e tutte quelle di via Tiberio. Mentre i bimbi di via Jezza termineranno l’anno scolastico in via Roma.

“Le soluzioni trovate – ha concluso Praitano – ci hanno permesso di evitare spostamenti alla zona industriale che era oggettivamente lontano dagli asili scelti generalmente dalle famiglie per la vicinanza alla propria abitazione. Ormai è solo questione di trasloco e pulizie nelle nuove aule ma l’amministrazione sta facendo il possibile per far sì che tutti inizino il 14 settembre”.  (ad)

 

 

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