Strage alla Esplodenti Sabino: tre vittime, c’è anche un operaio di Palata. Tre anni fa un incidente identico

UNA VITTIMA MOLISANA – Tra le tre vittime che hanno perso la vita nella esplodenti Sabino di Casalbordino c’è un molisano. Si tratta di un uomo di circa 40 anni residente a Palata, sposato e papà di due bambini, che ogni giorno insieme con il fratello effettuava il tragitto dal comune molisano allo stabilimento nel chietino andata e ritorno.

“AVEVAMO GIÀ DENUNCIATO” – “La notizia di un nuovo incidente alla Sabino Esplodenti con tre morti mi riempie di indignazione e rabbia”. Lo ha dichiarato Maurizio Acerbo, segretario del partito della Rifondazione comunista ricordando che circa un mese dall’esplosione del 21 dicembre 2020, che causò la morte di 3 operai, presentò 3 esposti alla procura della Repubblica di Vasto (Chieti) “per segnalare una serie di incongruenze sulle autorizzazioni ambientali e sugli adempimenti in materia di sicurezza che contribuirono all’apertura di un’inchiesta con il sequestro dell’azienda – ha aggiunto il segretario -. E’ pazzesco che con un processo imminente sulla precedente strage sia stata sciaguratamente consentita la riapertura con una procedura semplificata”.

“Avevamo già denunciato la colpevole negligenza di tutte le autorità competenti, dalla Prefettura al Comune, per uno stabilimento che è classificato ad alto rischio sulla base della direttiva Seveso, ma è incredibile che si sia consentito di riprendere l’attività. Per dire, poco fa sono andato a controllare i siti Web istituzionali di prefettura e Comune e non sono riuscito a trovare l’obbligatorio Piano di emergenza esterno che tutti i cittadini dovrebbero conoscere in caso di criticità. Ue”.

SINDACO CASALBORDINO, IMMAGINI COME QUELLE DEL 2020 – “Le immagini dopo l’esplosione sono molto simili a quelle del 2020”. Lo ha detto il sindaco di Casalbordino, Filippo Marinucci, in merito all’incidente avvenuto in tarda mattinata alla Esplodenti Sabino che ha causato la morte di tre persone. Il riferimento è all’incidente che tre anni fa causò la morte di tre operai: Paolo Pepe, 45 anni, di Pollutri, Nicola Colameo, 45, di Guilmi, e Carlo Spinelli, 54, di Casalbordino

ARRIVATI ARTIFICIERI PER BONIFICA – L’area dove, intorno alle 12.30, è avvenuta l’esplosione è ora da bonificare e sono arrivati sul posto gli artificieri della Polizia. Si tratta dell’ennesimo incidente e, come gli inviati stanno riferendo in questo momento, intorno alle 14.30, non sono purtroppo esclusi altri feriti. La bonifica non potrà essere fatta fino a quando non termineranno le operazioni di soccorso. Sembra che almeno altre due persone abbiano subito danni, mentre maneggiavano miscele esplosive.

VERTICE CON PREFETTURA CHIETI – È in corso in questi frangenti anche un vertice con la Prefettura di Chieti mentre stanno andando avanti le operazioni di soccorso presso la Esplodenti Sabino, dove si maneggiano importantissimi quantitativi di polvere da sparo. Lo stesso Prefetto si sta recando lo stabilimento, dove è scattato il piano di emergenza che segue la chiusura della Statale 16. Imponente lo spiegamento di forze con Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, numerose ambulanze e medici soccorritori del 118 e naturalmente diverse squadre di vigili del fuoco.

DOMANI PROCESSO PER INCIDENTE MORTALE DI 3 ANNI FA – Nell’inchiesta scaturita dall’incidente del 2020, quando sempre tre operai persero la vita in una terribile deflagrazione, era emerso che negli anni dal 2012 al 2017 si era sfiorata la tragedia altre cinque volte, in episodi classificati dalla stessa azienda come “quasi incidenti”. Sono dieci gli indagati accusati tra l’altro di omicidio colposo plurimo aggravato, in quanto «commesso con la violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro», e disastro colposo. L’udienza preliminare del processo era stata fissata a domani 14 settembre.

LE VITTIME, DUE ABRUZZESI E UNA MOLISANA – Secondo le prime informazioni ancora molto frammentarie che sono circolate subito dopo la deflagrazione le vittime del Molise sarebbero state due ma la notizia è stata poi smentita da canali più ufficiali. Le tre vittime della strage sul lavoro, l’ennesima in Italia, sono tre operai rispettivamente di Palata (Campobasso), Lanciano e Casalbordino.

PRIMA NOTIZIA

Nuovo tragico incidente alla fabbrica Esplodenti Sabino di Casalbordino, azienda che si occupa di demilitarizzazione e smaltisce e recupera polvere da sparo da bonifiche dove stamattina 13 settembre, per cause in corso di accertamento, almeno due operai sono morti in un’esplosione mentre un altro risulta disperso.

Le prime notizie frammentarie riferivano di feriti, ma la realtà è ancora più drammatica. Sono almeno due le persone che hanno perso la vita ma non si esclude ci sia una terza vittima. Sul posto vigili del fuoco di Vasto, Carabinieri e sanitari del 118.

La tragedia sul lavoro di oggi segue quella molto simile avvenuta tre anni fa, nel dicembre 2020, quando altre tre persone avevano perso la vita in un’esplosione nella fabbrica abruzzese.