La metamorfosi di spa

Una fiera del tartufo in cui si mangiano waffle e hotdog. “Noi aziende neppure invitate dal Comune”

La delusione dei produttori e dei visitatori che non hanno trovato a San Pietro Avellana uno stand gastronomico di piatti tipici a base di tartufo nero estivo e si sono dovuti accontentare del cibo da strada dei truck food. Di Iorio: "Una perdita per una fiera che aveva raggiunto ottimi livelli"

Si tiene a San Pietro Avellana l’unica fiera molisana dedicata al tartufo. Nata come sagra paesana, negli anni la manifestazione è cresciuta diventando un punto di riferimento per i cavatori di tartufo, per chi lo lavora e, naturalmente, per chi lo ama sulla tavola. Ed è stato proprio questo ultimo aspetto che in questa trentaquattresima edizione è venuto meno. Non un menù per i visitatori, non uno stand gastronomico al coperto e con posti a sedere: l’assaggio del tartufo nero estivo nelle sue varie declinazioni culinarie è stato lasciato alla bontà degli espositori (che sono lì per vendere e farsi conoscere e non certo per sfamare i turisti). In alternativa c’erano i truck food che hanno sì venduto anche un po’ di tartufo, ma accanto ai più consueti arrosticini e panini con la salsiccia. Insomma, non esattamente quello che cerca il turista ad agosto che arriva in paese sfidando curve e strade impossibili per visitare una fiera che si è fatta conoscere a livello nazionale con espositori noti, convegni partecipati e tanta gente giunta a San Pietro Avellana da ogni parte del mondo.

San Pietro Avellana

Nel programma più asciutto della due giorni è montata parecchia delusione anche per l’assenza dell’attesissima gara tra cani che cercano il tartufo, un appuntamento consolidato e seguito venuto meno nell’edizione 2023.

“Non siamo mai mancati per dieci anni di fila – riferisce a Primonumero Vincenzo Di Iorio, titolare della Di Iorio Tartufi di Busso, una delle realtà tartuficole più floride del Molise – ma negli ultimi due anni qualcosa è cambiato. In azienda, contrariamente a ciò che avveniva in passato, non è stato mandato alcun invito a partecipare, è proprio un peccato perché questa fiera si era costruita una ottima reputazione in Italia diventando competitiva anche rispetto a manifestazioni più importanti. So che tanti visitatori sono andati via delusi”.

tartufo di iorio

Il piccolo comune altomolisano fa parte della rete delle Città del tartufo, la più importante associazione nazionale. Una abbondanza di sorgenti e corsi d’acqua e la natura incontaminata rendono il territorio ricchissimo di prodotti del sottobosco come è, per l’appunto, il tartufo nero ma anche quello bianco più pregiato e costoso.

Sindaco da due anni è Simona De Caprio, mentre dal 2011 al 2021 il primo cittadino è stato Francesco Lombardi che al suo primo mandato aveva appena 28 anni. A lui si deve la crescita della fiera nelle ultime edizioni e la nascita di Sanpietroavellana.shop, il primo e-commerce istituzionale d’Italia ideato dal Comune durante la sua legislatura per vendere nel mondo prodotti a base di tartufo nero e bianco ma anche liquori, formaggi e salumi. Insomma, un e-commerce di prodotti tipici che ha fatto lavorare botteghe e negozietti del posto.

Dopo la fiera estiva a novembre dovrebbe svolgersi la mostra mercato del tartufo bianco.

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