San martino in pensilis

Tra le vie del centro storico l’anima latina di Fio Silva. La street art argentina è un inno alla vita

La street art organizzata dalla Pampa Loco di San Martino in Pensilis con un'artista argentina di fama internazionale, arrivata qualche giorno fa i paese, dopo aver corso i 7 continenti, per portare qui un pezzo del suo mondo.

Scende ruzzolando dai tetti di lamiera …..appena giunge sera …..quando musica e miseria diventan cosa sola”. L’anima latina cantata da Battisti dev’essere ruzzolata anche tra le vie assolate del nostro centro storico in questi caldi giorni d’estate, lasciando dietro di se i segni incantevoli del suo passaggio. Dopo aver corso sulle spiagge atlantiche, seguendo il calcio di un pallone, non è finita nel grembo di grosse mamme antiche dalla pelle marrone, bensì a pochi passi dal nostro fiero campanile.
Gli occhi, i capelli, ma soprattutto le mani sono quelle di Fio Silva, artista argentina di fama internazionale, arrivata qualche giorno fa nel nostro paese, dopo aver corso i 7 continenti, per portare qui un pezzo del suo mondo.

 

Foto di NICOLA SANTORO

Lo abbiamo visto affiorare da quella parete mano a mano, pennallata dopo pennellata eseguita da gesti sicuri, dai quali non è mai trapelato il minimo segno di incertezza. L’anima latina ha portato con se tre graziosi uccellini che svolazzano festanti attorno un gallo, simbolo della fierezza e della resilienza del popolo argentino rispetto alle ingiustizie che da secoli è costretto a subire…. racconta degli indigeni della Patagonia cacciati via dalla loro terra dai petrolieri nordamericani, della svendita totale del proprio territorio a compagnie straniere che hanno acquistato a 4 soldi sconfinati appezzamenti di terra, addirittura intere isole oggi divenute inaccessibili, della vita difficile nei sobborghi di Buenos Aires, tra delinquenza, sfruttamento e stipendi da fame.

L’opera di Fio è un inno alla vita, nelle pause raccoglie i capelli agitati dal vento e seleziona il prossimo brano latino americano al ritmo del quale, con tratti decisi di pennello, continua a raccontare la sua storia e, in un certo senso, a svelare il suo mistero.
E ora questi luoghi, questi angoli magici del nostro centro storico, non sono più gli stessi. Raccontano una storia diversa, o forse dopo secoli in cui sono rimasti immutati, si sono arricchiti di nuovi significati.
La forza dirompente dell’arte non sta nell’esaltazione della propria identità ma nel coraggio avventuroso della contaminazione.

 

Foto di GIUSEPPE MAIORINO

Il coraggio è quello di riuscire ad unire realtà inconciliabili, ad esaltare i paradossi, a valorizzare le differenze, a farci comprendere che questi nostri mondi così distanti geograficamente, sono accomunati da un unico stesso, a volte maledetto, destino.
In questi tempi drammatici l’anima latina è un pensiero dolce, nostalgia del passato, il filo conduttore che lega la storia di popoli oppressi che sognano la possibile ribalta, perchè essa, come canta Battisti “s’agita nel sangue delle genti, dai canti e dalle risa rinvigorite, che nessuna forza per quanto potente può aver veramente piegate”. Ringraziamo l’hotel diffuso Donna Dora per la concessione della parete e tutti coloro che hanno contribuito economicamente per la realizzazione dell’opera.