Campobasso

Sea verso l’aumento di capitale, centrodestra contro. Il sindaco: “Così è più forte e non rischia privatizzazioni”

Polemica in Consiglio comunale dove la proposta di delibera per l'aumento di capitale sociale della municipalizzata, fatto con le riserve già iscritte in bilancio, ha generato timori tra Lega e Forza Italia. Il capogruppo azzurro Esposito: "Hanno cassato i controlli, chi ci dice che in futuro la Sea non darà servizi anche fuori Campobasso?" Ma per il sindaco l'operazione renderà la società più forte verso i fornitori, snellirà le procedure e la tutelerà da eventuali future privatizzazioni.

Sea, la società interamente partecipata dal Comune di Campobasso che si occupa di rifiuti, verde pubblico, sgombero neve e anche dei parcheggi, sta per portare il suo capitale sociale da seicentomila euro a un milione di euro. La proposta, fortemente sostenuta dal sindaco Roberto Gravina, ha sollevato dubbi tra i consiglieri comunali del centrodestra quando la delibera 21 del 12 giugno scorso è arrivata in aula. L’approvazione non c’è stata e l’aumento di capitale è stato congelato in attesa di un approfondimento in commissione Bilancio dove l’argomento sarà nuovamente esaminato dagli esponenti politici che ne fanno parte.

Al di là della procedura e dei suoi tempi incerti per il ritorno in aula della delibera, ha già sollevato perplessità il capogruppo di Forza Italia, Mimmo Esposito, il quale ritiene che “la proposta di deliberazione, che prevedeva al suo interno una variazione dello Statuto della partecipata, se approvata dal Consiglio comunale (o meglio, dalla maggioranza grillina), andrà a limitare fortemente il ruolo del Comune di Campobasso riguardo alla gestione, al controllo e all’indirizzo operativo della Sea”.

Consiglio comunale Campobasso

La delibera in questione, effettivamente, oltre a prevedere l’aumento di capitale, rettifica alcuni articoli dello Statuto della società. In particolare gli articoli 18, 26 e 29 relativi all’assemblea, le funzioni delegabili e il controllo analogo. Ed è proprio questo il punto che ha fatto infuriare Esposito e Tramontano della Lega in Consiglio comunale i quali hanno percepito come un tranello le modifiche statutarie inserite nella proposta deliberativa sull’aumento di capitale.

Consiglio comunale Campobasso

A spiegare oggi cosa comporterà questo aumento di capitale sociale è il sindaco di Campobasso (la presa d’atto della sua decadenza ci sarà il 25 agosto) Roberto Gravina che in premessa ha escluso “che dietro l’operazione ci sia un qualche genere di manovra poco chiara” spiegando che “non ci sono debiti da ripianare o tantomeno il tentativo di azzerare i controlli sulla Sea che resta comunale con servizi resi in via esclusiva al territorio di Campobasso”.

L’altro timore di Esposito, infatti, era proprio che con l’aumento di capitale la Sea potesse cominciare a partecipare a gare o avvisi pubblici fuori città. “Ma neanche per sogno – ha detto Gravina – semmai con l’aumento di capitale la società ne uscirà rafforzata soprattutto nei confronti di terzi che con la Sea hanno rapporti (pensiamo per esempio ai fornitori, ndr) e verso gli stessi campobassani che potranno usufruire in via esclusiva dei suoi servizi”.

Che la municipalizzata goda di ottima salute si evince anche dall’ultimo bilancio che ha chiuso con un utile d’esercizio di oltre 261 mila euro. “E’ solo una manovra per vincolare le riserve al capitale, del resto anche i revisori sono stati d’accordo che l’aumento di capitale (fatto senza esborsi di denaro da parte del Comune o della stessa Sea) con riserve di denaro tanto elevate andrà a potenziare la società. E una Sea più robusta economicamente è anche meglio tutelata per il futuro, non sia mai che a qualcuno venga in mente di privatizzare, seppur parzialmente la società”.

Insomma, una versione esattamente contraria a quella del centrodestra anche sul punto dei controlli “cassati” con le modifiche statutarie. Per Gravina si tratta solo di snellire le procedure “visto che le normative sono cambiate e la Sea prevedeva ancora forme di controllo non più attuali con le regole che abbiano oggi”.

commenta