Quello di Ripalimosani è l’unico palio che si svolge in Molise. Il 12 agosto in località Quercigliole la tradizione si rinnova con la 218esima edizione di una manifestazione che vede sfidarsi le contrade e che è molto sentita dalla comunità.
Cavalli e fantini, però, non sono locali perché nella nostra regione le scuderie scarseggiano: “Arrivano tutti da fuori regione – come spiega Marco Di Matteo, dal 2018 presidente dell’associazione Palio delle Quercigliole – Si tratta di cavalli mezzo sangue reperiti in zona garganica, a Roma, Foggia, ad Anguillara e anche a Siena”.
Proprio nella bella città della Toscana il 16 agosto si svolgerà il più famoso palio italiano a cui quello delle Quercigliole strizza l’occhio.
“La prima differenza però è che la nostra competizione si svolge in lunghezza su un tratturo”. Quello di Siena, invece, è su un percorso circolare.
Tutti professionisti i partecipanti per i quali è previsto un rimborso spese e naturalmente il trofeo e lo stendardo che è il vero premio per il quale le contrade di Ripalimosani (Morgione, Piazza, Santa Lucia, Castello, San Rocco e Villaggi) seguono la gara sia nelle fasi preselettive che nella finalissima in cui i sei cavalli più forti percorrono il tratturo della contrada fino alla collinetta della Madonna della Neve. Il vincitore avrà l’onore di poter entrare nella cappella in sella all’animale.
Un paio di chilometri soltanto per una gara che infiamma gli spiriti e attira un pubblico sempre più numeroso trasformando una tradizione paesana in un sentimento collettivo
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