Lascia per protesta

La Provinciale 73 è una strada pericolosa ma nessuno interviene, si dimette il sindaco di Lupara: “Mi vergogno, non posso tradire i miei concittadini”

Contro l'inerzia della Provincia di Campobasso, ente che si dovrebbe occupare della manutenzione, scrive in una lettera: "Ho assunto la decisione di dimettermi in quanto, quale principale amministratore e rappresentante dell’intero territorio comunale, quale uomo delle istituzioni, sono il primo a vergognarmi del degrado di quell’arteria vitale valutato sotto tutti i punti di vista: sanitario, lavorativo, scolastico, turistico di promozione territoriale ed anche di immagine"

Pasqualino Morinelli, sindaco di Lupara, si è dimesso dalla carica di primo cittadino. Dopo 25 anni di attività amministrativa ha deciso di lasciare per “non tradire la fiducia che la popolazione ha riposto nella mia persona e nelle amministrazioni che si sono succedute e da me dirette” spiega in una lunga lettera. Arrivando, a stretto giro, al motivo reale che lo ha costretto ad una scelta, al momento, irrevocabile.

“Le presenti dimissioni – scrive Morinelli – sottendono una giusta, doverosa causa nell’interesse esclusivo del Comune di Lupara e di altri che si trovano nella stessa situazione, delle popolazioni, di loro interessi primari e della loro immagine. Situazioni, ragioni e fini che però esulano dalle competenze del Sindaco. Le mie dimissioni sono dovute alla situazione di estremo abbandono e pericolo in cui da anni versa la Strada provinciale 73 che collega il Comune di Lupara alla SS. 647 cosiddetta Fondo valle del Biferno la cui manutenzione è di competenza della Provincia di Campobasso”.

Fa quindi riferimento al vuoto legislativo, normativo e finanziario in cui inquadra la situazione che si è creata e che “deriva dalle riforme degli enti territoriali attuate nel 1990 e nel 2014 mai portate e compimento e della necessità della riorganizzazione territoriale e finanziaria e della istituzione di soggetti cui attribuire competenze che attualmente penalizzano ed in appresso verosimilmente penalizzeranno i piccolissimi comuni. Pure il presidente della Provincia e il Consiglio provinciale sono divenuti organi elettivi di secondo grado a significare che l’Ente Provincia sta operando in termini di provvisorietà e di proroga di vecchie competenze”.

Ma scrive anche, di contro, “che all’abbandono dei criteri storici di attribuzione delle risorse a quell’Ente, è stato introdotto un nuovo sistema di finanziamento delle funzioni fondamentali delle province stesse e delle città metropolitane. Anche la Cassa Depositi e Prestiti supporta le Province. Queste risorse andrebbero destinate in modo proporzionale alla popolazione amministrata. Ho assunto la decisione di dimettermi in quanto, quale principale amministratore e rappresentante dell’intero territorio comunale, quale uomo delle istituzioni, sono il primo a vergognarmi del degrado di quell’arteria vitale valutato sotto tutti i punti di vista: sanitario, lavorativo, scolastico, turistico di promozione territoriale ed anche di immagine. Molti colleghi sindaci si lamentano dell’assenza nel basso Molise, di strutture sanitarie decenti. Il Comune di Lupara – continua – assegnato a quell’ambito, a quelle lamentele antepone ed aggiunge la mancanza di una strada da percorrere in una sicurezza minima che consenta di raggiungere l’ospedale e gli ambulatori di appartenenza. Gli stessi lavoratori che in maggior parte devono raggiungere quotidianamente il polo di Termoli, se dal paese partono sani, arrivano sul posto di lavoro e tornano a casa con la schiena rotta e la cervicale dolorante. Più di un automobilista vi ha rimesso l’avantreno o pezzi della propria macchina. Alla situazione da terzo mondo in cui versa l’arteria da anni, si aggiunge l’aggravarsi di una frana, a causa della quale, qualche ditta appaltatrice di lavori in corso, soprattutto stradali, comincia addirittura a lamentarsi per il trasporto delle macchine da cantiere ed a porre problemi sullo stato dei luoghi visitati al momento della gara ed ora alterati e quindi sulla validità del relativo contratto d’appalto stipulato”.

Il sindaco di Lupara ricorda che sulla situazione ha più volte scritto al presidente della provincia e ad altri amministratori nonché all’ufficio tecnico che ha risposto: “L’Ufficio non si preoccupa delle popolazioni amministrate; non vi è disponibilità finanziaria adeguata; se proprio il Sindaco pensasse di avere ragioni da far valere dovrebbe adire la Procura della Repubblica; laddove il Sindaco avesse reperito delle somme sostanziose avrebbe potuto metterle a disposizione di quell’Ufficio che avrebbe provveduto alla esecuzione dei lavori”.

Morinelli, nella lettera scritta ai consiglieri, conclude: “La Provincia dimentica che la promozione del territorio provinciale coincide con la promozione del territorio dei singoli comuni, con la somma di questi, quantomeno nell’unica materia di sua competenza rappresentata dalla viabilità. Invece verosimilmente assistiamo all’amministratore di turno che, dirigenti supini, al limite della legalità, fa asso pigliatutto delle poche risorse disponibili. Dal solo punto di vista turistico dalla viabilità provinciale (termine eufemistico) il Comune di Lupara ha ricevuto quest’anno un danno incalcolabile ed irreparabile. Il sottoscritto, per quanto di sua competenza ritiene di potere andare a testa alta. Si è sempre speso per la cittadinanza e gli elettori lo hanno sempre testimoniato nelle varie tornate elettorali. Purtroppo, per mille motivi e ragioni, non può surrogare anche i compiti di altri Enti, in particolare dell’Ente Provincia”.

leggi anche
provincia palazzo magno bandiera mezza asta
La replica
La Provincia contesta il dimissionario sindaco di Lupara: “Solo illazioni, stanziati 600mila euro per lavori a strade”
commenta