Agnone

In pensione l’unico pediatra di base dell’Alto Molise: 500 bambini senza medico. Greco: “Inaccettabile”

Centinaia di piccoli pazienti dovranno scegliere un nuovo pediatra a causa del pensionamento dell'unico medico di base ad Agnone. Appello del consigliere Greco (M5S): "Così si accentua lo spopolamento del territorio, manca una visione, Roberti intervenga subito"

Era l’unico pediatra di base per i bambini dell’Alto Molise. E da ieri, 23 agosto, il dottor Luigialberto Cutrone è in pensione. Da 15 anni prestava per cinque giorni la settimana la propria opera su un vasto territorio: tutti under 14 i suoi pazienti, circa cinquecento tra neonati e bambini che ora dovranno rivolgersi altrove per visite, prestazioni, consigli medici e impegnative varie che chiunque ha figli piccoli sa quanto sono importanti nei primi anni di vita.

Trovare un sostituto non sarà una operazione semplice: in primis perché viene meno quel rapporto di fiducia medico-paziente costruito negli anni tra il dottor Cutrone e le famiglie dell’Alto Molise. E poi anche perché non è automatico il rimpiazzo con un altro medico, bisognerà tornare all’Asrem per scegliere, tra quelli disponibili (e spesso sconosciuti ai genitori dei bambini) il nuovo pediatra. Il ventaglio non è mai ampio e, come ha detto anche il consigliere regionale Andrea Greco “si allungheranno i tempi delle visite e appesantiranno i carichi di lavoro dei pediatri in servizio”.

andrea greco

Per l’esponente del Movimento 5 Stelle “non avere un servizio fondamentale come quello del pediatra di base potrebbe portare decine di famiglie ad abbandonare l’Alto Molise, che dopo lo smantellamento del reparto di Ginecologia-Ostetricia e Pediatria dell’ospedale ‘San Francesco Caracciolo’, vive stagioni assai drammatiche. A questo punto per evitare episodi incresciosi, nonché un eventuale fenomeno migratorio – l’ennesimo -, urgono misure e azioni immediate che già sarebbero dovute essere operative.

Del pensionamento del pediatra, sia chi governa, che l’Azienda sanitaria, erano a conoscenza da tempo, ma purtroppo come spesso accade in Molise, si preferisce arrivare ad ogni scadenza anziché intervenire preventivamente. Per il momento ho sentito solo tante belle parole e frasi di circostanza, ma il problema resta sempre lo stesso: la mancanza di visione. Per dare dignità alla sanità pubblica, occorre una progettualità seria iniziando con il nominare un dirigente competente e coraggioso che sappia fornire risposte concrete alla nostra regione. In mancanza di questo vivremo una ‘emergenza-chiusura’ quotidiana”.

Poi, l’appello al neo presidente della giunta Francesco Roberti “il quale ha ricordato a tutti di aver vinto le elezioni, quindi è il momento che metta sul tavolo soluzioni percorribili. Tra queste, servizi a 360 gradi per l’infanzia e nello specifico a livello pediatrico in modo da frenare il trend di denatalità che sta portando il Molise alla desertificazione. Insomma, viene da sé che i servizi per l’infanzia devono essere incrementati, non azzerati. Recite, proclami e pantomime, in mancanza di fatti reali, spingeranno i nostri concittadini ad abbandonare questa terra. Sinceramente non possiamo permettercelo”.

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