Campobasso

Casa Pistilli ancora senza direttore: “Non possiamo permettercelo”. Gravina: “Debito ereditato, stiamo risolvendo”

La presidente del Cda, Mariarita Testa spiega perché l'Asp di via Delle Frasche è senza direttore: "Avanziamo soldi dal Comune da oltre venti anni, se non ci riconoscono quel credito non possiamo nominare nessuno". Eppure si tratta di una figura importante per la gestione ottimale della struttura pubblica dedicata ai più fragili. Il sindaco: "Abbiamo riconosciuto parte del debito mai versato dal 2002".

Da oltre due decenni Casa Pistilli, la struttura pubblica che ospita gli anziani in via Delle Frasche, a Campobasso, è in credito col Comune. La cifra, per una residenza da 80 posti letto, è rilevante: circa 150 mila euro che, se pagati, permetterebbero alla Asp di risolvere uno dei suoi principali problemi: nominare (e quindi stipendiare) un direttore amministrativo. Figura che, al momento, non c’è, come conferma anche la presidente del Cda Mariarita Testa arrivata al vertice della Pistilli a dicembre del 2021 quando, non senza polemiche, il sindaco Roberto Gravina mandò via il geriatra Mino Dentizzi.

Ed è a lui che oggi guardano come a una delle possibili cause della perdita di consenso politico del primo cittadino tre lettori di Primonumero che quella struttura la conoscono per aver avuto parenti ricoverati lì dentro.

“Abbiamo votato per l’elezione a sindaco di Campobasso l’avv. Gravina – scrivono in una lettera i signori Andrea Valeriano, Michele Moffa e Angelo Vairano – non lo abbiamo rivotato per l’elezione a presidente della giunta. Noi crediamo che il declino di Gravina sia iniziato dalla vicenda Dentizzi. Ricordiamo che il medico fu cacciato con la motivazione che non aveva nominato un direttore amministrativo della struttura. Chiediamo semplicemente: a quasi due anni della estromissione di Dentizzi il direttore è stato nominato? No. Allora Dentizzi è stato eliminato semplicemente perché un personaggio scomodo a tutti, tanto che nessuna forza politica si era schierata in suo favore”.

Campobasso casa di riposo Pistilli via delle Frasche stanza degli abbracci

Una versione molto diversa da quella fornita a suo tempo da Gravina che Dentizzi lo aveva revocato perché era venuto meno quel rapporto di fiducia che era alla base della sua stessa nomina. Oggi lo stesso primo cittadino (di fatto lo è ancora perché non ancora formalmente decaduto dalla carica nonostante l’elezione a consigliere regionale) rinnova la stima per la presidente Testa “che senza fare politica e spedendosi per il bene degli ospiti sta rimettendo a posto la situazione che non è peggiorata durante la sua gestione, anzi, al contrario, a mio avviso è migliorata sebbene permangano alcune criticità. Abbiamo riconosciuto parte di quel debito per 62mila euro, mentre per la quota rimanente stiamo cercando una soluzione”.

Se la Pistilli chiudesse in attivo o almeno in pari il suo bilancio potrebbe permettersi il tanto agognato direttore. Spetterebbe proprio al Cda indicare questa figura, ma quel credito maturato dal 2002 e non ancora saldato “ci impedisce, di fatto, di procedere all’individuazione del direttore amministrativo”.

mariarita testa presidente cda Pistilli

Il problema è a monte: nel 2008 la Pistilli è diventata azienda sanitaria pubblica e non, come auspicava qualcuno, una fondazione. Questo significa, tanto per fare un esempio, che i costi per il personale sono molto più alti di una struttura privata (chi lavora lì è un dipendente pubblico) che, per di più, fa anche concorrenza alla casa di via Delle Frasche incapace di reggere l’urto di una offerta più conveniente e schiacciata anche dal peso delle utenze che a causa della guerra sono raddoppiate. Senza contare le difficoltà a non poter toccare le rette e neppure quella convenzione col Comune di Campobasso (4 degli 80 posti letto sono riservati al pubblico e per questo i cittadini pagano 65 mila euro l’anno) che non è stata mai aggiornata.

Oggi gli anziani ospiti sono circa 60, quando il presidente era Dentizzi i posti letto era quasi tutti occupati. Naturalmente il ricambio è molto veloce, ma non si può escludere che le difficoltà gestionali incidano sulla preferenza dell’utenza nella scelta della struttura a cui affidare le persone più fragili.

La soluzione che Gravina cerca per estinguere quel credito vantato potrebbe arrivare dal riconoscimento di un debito fuori bilancio che non gioca a favore né dell’attuale né della prossima amministrazione. Quindi, in questa situazione, il direttore non può esserci e difficilmente ci sarà a breve. “Purtroppo la natura giuridica di questo ente ci condiziona in negativo e non porta vantaggi alla struttura, la scelta fatta a suo tempo è stata sbagliata secondo me” conclude la presidente Testa augurandosi che presto la Pistilli possa avere i soldi che avanza.   (AD)

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