Termoli

Caos parcheggi nei giorni di festa: sosta selvaggia e ingorghi intorno al centro. La proposta: aprire gli spazi dei centri commerciali

Nelle serate di maggior afflusso, i parcheggi dei centri commerciali cittadini potrebbero dare ordine alle tante auto che normalmente vengono lasciate in sosta selvaggia e aiutare il deflusso. Magari con qualcuno a regolamentare gli accessi e a controllare

Calendario di agosto alla mano sono cinque i giorni da bollino nero per il numero di presenze a Termoli. Si tratta – in ordine – del 3, 4 e 5 agosto per le serate dedicate alle festività di San Basso quando tra festeggiamenti, fuochi pirotecnici a mezzanotte e cantante a chiusura delle celebrazioni, i numeri dei presenti tra corso, borgo e porto aumentano considerevolmente. Come anche, sempre calendario alla mano, il 15 agosto per l’incendio del castello e la serata della sagra del pesce, che cade come ogni anno l’ultimo sabato del mese con annesso spettacolo dei fuochi pirotecnici che chiude idealmente la stagione estiva. Ebbene, in questi cinque giorni la città di Termoli accoglie migliaia di persone, che inevitabilmente devono raggiungere il centro con i propri mezzi. Ed è qui che scattano i problemi perché Termoli, da sempre a corto di stalli per le auto, diventa un gigantesco calderone di macchine parcheggiate in ogni dove, dalla zona nord a quella sud, passando per via Corsica, piazza del Papa, il piazzale del cimitero.

In alcune delle serate, come quella del 15 agosto quando lo spettacolo pirotecnico abbraccia il castello e quindi il borgo con la conseguente platea stazionata sulla spiaggia del litorale nord, lo stesso lungomare viene chiuso dal tardo pomeriggio  divenendo una immensa isola pedonale con il centro cittadino e il borgo. Piacevole, molto anche, visto che si passeggia a piedi, non si rischia di essere investiti, le auto non devono viaggiare a passo d’uomo schivando persone e passeggini e non si registrano nemmeno incidenti e problemi. Ma l’altro lato della medaglia nasconde altro: auto lasciate dovunque, molto spesso anche dove non si potrebbero fermare, letteralmente inserite in qualsiasi metro quadro nei dintorni del centro. A seguire poi, quando lo spettacolo è finito, si crea una lunga fila e coda di mezzi che deve defluire verso la periferia e verso i centri limitrofi, visto che tanti vengono anche da fuori.

E da qui allora la riflessione, con tanto di idea e di proposta magari per il futuro, visto che per il prossimo evento della sagra del pesce forse sarebbe impossibile da attuare, anche se il flusso di gente sarà enorme e il caos parcheggi si ripeterà. Perché non aprire i parcheggi dei centri commerciali come Lo Scrigno, su via Martiri della Resistenza, o quello della Fontana su via Madonna delle Grazie e anche il Punto su via Corsica? I posti auto sarebbero almeno un centinaio in più, ma sarebbero organizzati, con le auto lasciate in ordine, dentro gli spazi appositi e senza dover girare e girare per trovare un parcheggio, magari invadendo anche scivoli e ingressi alle abitazioni. All’interno ci potrebbero essere persone predisposte al controllo e anche all’ordine, per assicurare l’organizzazione. Inoltre ci potrebbero essere navette del comune che accompagnano le persone verso il centro, non tanto per i giovani per cui passeggiare diventa anche piacevole, ma soprattutto per gli adulti e gli anziani.

L’idea è nata proprio nei giorni scorsi di festa, quando tanti hanno lasciato le auto intorno a piazza del Papa e passando accanto ai centri commerciali non hanno potuto fare a meno di notare i cancelli chiusi e gli spazi vuoti, inutilizzati in un momento in cui un parcheggio aveva un immenso valore. Proprio il problema parcheggio era stato al centro del primo discorso da neo sindaco in carica di Vincenzo Ferrazzano, subentrato a Francesco Roberti divenuto Presidente della Regione Molise. Ai microfoni dei giornalisti, il primo cittadino che sarà in carica fino alla primavera prossima aveva detto “Alla città servono parcheggi”. E chissà che magari, una piccola grande soluzione intanto, potrebbe essere anche questa.

(be)

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