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Termoli e il cinema, legame sempre più forte con Alta Marea. “Festival che ha trasformato la città”

Passi da gigante per il giovane festival che, dopo 3 edizioni, appare già maturo e conferma la sua qualità artistica, sempre più riconosciuta anche da registi e attori. Rilevante anche il risvolto di marketing territoriale

Un’edizione perfetta che ha consacrato il festival di cinema e arte Alta Marea che, anno dopo anno (dal 27 al 29 luglio si è svolta la 3a edizione) nel borgo di Termoli.

Tre serate – di cui la prima e la terza dedicate alla proiezione dei 13 cortometraggi in gara mentre la seconda ha regalato il ‘grande schermo’ in piazza Duomo – che hanno fatto registrare il tutto esaurito e nelle quali sono stati diversi gli ospiti di caratura nazionale. Tra questi Lidia Vitale e Francesco Patanè – due dei protagonisti del film Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa sulla cosiddetta quarta mafia, quella foggiana e dunque ‘a due passi’ dal nostro territorio e basato su una storia vera – ai giurati tra cui Maria Rosaria Russo, attrice termolese che ha promesso al suo pubblico un ‘suo’ cortometraggio che “vorrei portare qui l’estate prossima”, e il regista (suo compagno nella vita e sul set) Giulio Manfredonia, e poi l’attrice molisana Chiara Cavalieri (“ho trovato Termoli trasformata da questo festival, è bellissimo”), il noto attore teatrale e cinematografico Giorgio Colangeli, passando per Angela Curri, giovane protagonista dell’ultimo film di Papaleo e da sempre giurata e aficionada del festival, a Michele D’Attanasio, due volte David di Donatello alla Miglior Fotografia e che è tornato ad Alta Marea per tenere un workshop appunto di fotografia cinematografica. E poi diversi sono stati i registi degli sbalorditivi corti che hanno raggiunto la cittadina adriatica, rimanendo stupiti della qualità – anche tecnica – del giovane festival.

Ma veniamo ai vincitori. Il corto “Tria” di Giulia Grandinetti, storia drammatica in una Roma distopica dove la legge non permette a famiglie di immigrati di avere più di tre figli, ha vinto il premio per il Miglior Film. La regista era presente ieri nella ‘sala cinema’ e, dopo la proiezione del suo stupefacente corto, ha ringraziato il pubblico salendo sul palco assieme a due delle giovani protagoniste. “Senza il pubblico il nostro lavoro non avrebbe alcun senso. Ogni pubblico è diverso, emana emozioni diverse. Questo è fantastico, grazie”.

A Stefano De Felici invece è andato il premio Miglior Regia per “Gioja22”, che ci porta tra lo skyline di Milano, dove un uomo scala un nuovo grattacielo che svetta tra palazzoni specchiati e boschi verticali, sfidando con coraggio i colossi di cemento e vetro della finanza mondiale.

I premi, annunciati nella serata conclusiva di sabato, sono stati conferiti alla presenza della giuria composta da Angela Curri, Lia Grieco, Giulio Manfredonia, Maria Rosaria Russo, Chiara Cavalieri, Laura Martinelli, Sara Mondello, Antonio De Gregorio e Francesco Fanuele. Novità di quest’anno – oltre ai tanti eventi collaterali che ogni volta ‘colorano’ il festival e il borgo – è stata l’assegnazione di un premio del pubblico.

“È stata un’edizione straordinaria – così Antonio De Gregorio, direttore artistico del festival -, il territorio del Borgo Antico di Termoli si è immerso totalmente nel clima festivaliero, grazie agli artisti delle diverse arti, dal cinema alla musica. Ci tengo a ringraziare volontari, gli organizzatori tutti, pubblico e i cittadini della comunità locale per aver reso possibile e magico questo momento, con i nostri ospiti internazionali e nazionali. Le meraviglie del territorio hanno fatto da cornice e sono state illuminate dalla magia del cinema, non potevamo chiedere di meglio”.

“C’è grande soddisfazione – il commento di Ettore Fabrizio, presidente dell’associazione Alta Marea, tra gli organizzatori del festival -. Abbiamo ricevuto un abbraccio caloroso dal pubblico, locale e non, presente numeroso in ogni occasione, con il tutto esaurito alle tre serate di cinema e vivace nei momenti musicali e artistici: è stata una festa per il borgo antico di Termoli”.

Oltre al miglior film e al miglior regista, sono stati premiati anche come Miglior attori Franco e Domenico Pinelli, protagonisti di “Sciaraballa” di Mino Capuano, Miglior poster a “Buon compleanno Noemi” di Giulia Bevilacqua, Miglior fotografia a “Si mai no haguessim separat” di Marc Esquirol Cano, che ha ricevuto anche la Menzione speciale alla protagonista Sandra Cruz Bardina. Il premio del pubblico è andato a “Rutunn’” di Fabio Patrassi il cui attore protagonista, Giorgio Colangeli (tra le altre cose David di Donatello come Attore non protagonista per L’Aria Salata), era presente ed è intervenuto sul palco regalando interessanti spunti di riflessione all’attento pubblico.

 

PALMARÈS

MIGLIOR FILM STUDIO EKÒ

“Tria” di Giulia Grandinetti (Italia, 2022)
In una Roma distopica, viene applicata una legge che non permette alle famiglie di immigrati di avere più di tre figli. Se è previsto un quarto figlio, deve nascere, ma uno di loro deve essere ucciso, dando la priorità alle femmine per il sacrificio. Zoe, Iris e Clio sono tre sorelle, ma una di loro verrà presto uccisa.

MIGLIOR REGIA ITALIAN VESSELS

Stefano De Felici, regista di “Gioja22” (Italia, 2021)
Un nuovo grattacielo svetta tra palazzoni specchiati e boschi verticali, simboli del nuovo skyline di Milano. Un uomo, in solitudine, fa una scalata sfidando con coraggio i colossi di cemento e vetro della finanza mondiale. Il suo gesto di disubbidienza civile a 150 metri d’altezza obbliga per qualche ora i passanti ad alzare lo sguardo e riflettere sul significato della frase: “restiamo umani”.

MIGLIOR ATTORE/I

Franco e Domenico Pinelli, di “Sciaraballa” di Mino Capuano (Italia, 2023)
Dario, da poco in pensione, soffre di inspiegabili crisi di pianto. Un giorno decide di andare a trovare il figlio Mimmo, che ha appena iniziato a lavorare fuori sede. Mimmo, imbarazzato dall’inattesa intrusione, evita l’incontro. Dario trascorre quindi la giornata con Clara e Mirco, compagni di stanza di Mimmo. Alla fine della giornata, padre e figlio si incontrano e si confrontano sulla loro comune paura del futuro.

MIGLIOR POSTER

“Buon Compleanno Noemi!” di Angela Bevilacqua (Italia, 2021)
Noemi sta per compiere diciassette anni. Per festeggiare ha deciso di passare la mezzanotte con il suo ragazzo e di fare l’amore per la prima volta, ma la serata avrà dei risvolti inaspettati.

MIGLIOR FOTOGRAFIA

“Si mai no ens haguéssim separat” di Marc Esquirol Cano (Spagna, 2023)
Manel e Judit si recano sulla neve. La giovane coppia, già separata da alcuni mesi, decide di darsi un’occasione di amicizia andando a trascorrere una breve vacanza sulle piste da sci, come in passato. In realtà il sentimento è ancora presente ed è difficile relazionarsi come amici.

MENZIONE SPECIALE ALL’ATTRICE

Sandra Cruz Bardina in “Si mai no ens haguéssim separat” di Marc Esquirol Cano (Spagna, 2023)
Per l’interpretazione della protagonista Judit.

PREMIO DEL PUBBLICO

“Rutunn’” di Fabio Patrassi (Italia, 2021)
Qual è il confine tra ricordo e realtà? Michele torna a “Rutunn'”, il suo paese d’origine, dopo anni e ormai anziano. Camminando per le strade del borgo raggiunge la sua vecchia casa, dove dal silenzio e dalla polvere riemergono memorie del passato: Il figlio ancora giovane, la moglie, una musica d’altri tempi, una terrazza affacciata su un orizzonte sconfinato. Si immerge nella memoria, la vive, quasi accadesse nel qui ed ora. Ma è un ritorno che riserva delle sorprese.

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