In occasione della festa patronale di Sant’Elia Profeta del prossimo 20 luglio si terrà la tradizionale Asta dei doni nel comune di Sant’Elia a Pianisi.
Questa è un’occasione nella quale, da tempi immemori, la gente si privava delle cose semplici, del quotidiano, di frutti del raccolto, di cibo, animali domestici e di sacrifici del proprio lavoro portandoli in processione come un tesoro. Anche le beneficiarie del Progetto SAI di Sant’Elia a Pianisi intendono prendere parte all’iniziativa con una tela realizzata durante il laboratorio di pittura tenutosi lo scorso inverno. La tela raffigura l’immagine del Santo patrono Sant’Elia Profeta. Il Profeta nasce a Tisbe nel IX secolo a.C., al tempo del re Acab, e dedica la sua esistenza ad allontanare il popolo dall’adorazione degli idoli per riportarlo verso il vero e unico Dio, coerente con il nome che gli è stato dato: Elia significa infatti: “Il Signore è il mio Dio”. Oggi l’ordine religioso degli Eremiti del Monte Carmelo richiama questo grande Profeta nel suo stemma a forma di scudo: in esso è raffigurato un braccio che impugna una spada di fuoco e un nastro con la dicitura “Zelo zelatus sum pro Domino Deo exercitum”, ossia “pieno di zelo per il Dio degli eserciti”.
La ricorrenza dell’Asta dei doni, i quali vengono banditi pubblicamente sul palco, esiste da più di cinquanta anni, particolarmente seguita e venerata. Le beneficiarie SAI, lo scorso inverno, hanno partecipato ai laboratori di pittura, di riciclo e di riuso, nonché di cucito, realizzando numerosi lavori esposti nel corso della “Giornata internazionale del Rifugiato” lo scorso 4 luglio in Piazzetta Palombo a Campobasso.
Fiere di quanto realizzato e a favore di una maggiore inclusione, nella comunità di Sant’Elia, intendono far dono alla Comunità, già inclusiva e riconoscente, del proprio lavoro con l’icona religiosa di Sant’Elia Profeta.
Ringraziano, inoltre, il Comitato Feste parrocchiali e l’Amministrazione comunale da sempre e, come dimostrato in più occasioni, vicina alle attività Sai.
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