Niente nomi per ora

Roberti: “C’è da fare il Bilancio, poi la Giunta”. Domani a Roma: “Troppi debiti, ci vuole intervento del governo”

Il nuovo governatore allontana le voci su chi verrà nominato assessore e chiarisce: "Senza approvazione del Bilancio non si va da nessuna parte"

Discontinuità, nuova giunta, nomine di dipartimento, Francesco Roberti – presidente della Regione Molise eletto il 26 giugno scorso – mette un freno alle “chiacchiere di questo periodo” e va dritto al sodo: “C’è da approvare il bilancio. Questo è il problema principale del Molise. Senza Bilancio non si va da nessuna parte”.

Pragmatico e realista, spegne le polemiche “senza fondamenta” che lo vedono ai ferri corti con il suo predecessore Donato Toma “non ci siamo visti né sentiti” e spiega che “nel momento in cui sono stato proclamato ufficialmente dal Tribunale, ho avvisato i consiglieri eletti che già il giorno dopo sarei stato in Regione e che chiunque avesse voluto incontrarmi, poteva trovarmi in via Genova”.

Alcuni lo hanno incontrato di persona, altri – perché in ferie – lo hanno “raggiunto telefonicamente per pianificare il lavoro di queste prossime ore”. Quale lavoro? E ripete rigorosamente: “Il bilancio”. Spiega: “La questione economico finanziaria di una Regione determina presente e futuro prossimo. Non è come al Comune dove si dichiara dissesto e viene nominato un organo straordinario di liquidazione, che si occupa della gestione del debito. In Regione è più complesso”.

Il Molise conta circa 500 milioni di euro di debiti, una situazione che ottimisticamente viene rappresentata come predissesto mentre il presidente Roberti ammette: “Direi anche oltre”.

Allora il bilancio diventa un ostacolo arduo da superare. Almeno è tale se si considera la sola forza (insufficiente) del Molise. Ecco perché in queste ore il lavoro del nuovo governatore è particolarmente articolato “altro che chiacchiere” dice.

Domani – mercoledì 12 luglio – sarà di nuovo a Roma (la settimana scorsa ha già fatto la spola tra il Molise e la Capitale per alcuni giorni) per la conferenza Stato-Regioni, sarà l’occasione per incontrare “alcuni ministri ai quali sottoporrò la questione Molise e con i quali si dovrà rapidamente individuare soluzioni idonee. Perché è necessario un intervento del governo”.

Se sia possibile che Roma agisca in qualche modo sui debiti del Molise, Roberti lo auspica: “Ci sono delle strategie” ammette. E porta ad esempio, le forme di risanamento finanziario introdotte negli ultimi anni, in particolare per la grandi città, in cui è prevista l’erogazione di contributi statali supplementari.

La corsa di Roberti, quindi, ancor prima della nomina dell’Esecutivo è verso il bilancio “che bisogna approvare a stretto giro. Ovvio che prima di approvarlo, il bilancio va redatto. Successivamente portato in giunta e poi in consiglio. Passaggi che da soli esplicano qual è, in questo momento, la priorità di questa Regione”.

Entro questa settimana è chiamato quindi a sciogliere i nodi che rischiano di frenare il futuro della regione e l’istante dopo “sarà nominato l’esecutivo. Il 24 luglio invece contiamo di essere in aula per il consiglio regionale”.

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