Consiglio regionale

Giunta a 2, primi commenti da opposizioni. Per Romano “pessimo inizio”, Fanelli: “Assessore esterno, un esborso in più”

Giunta monca, in ritardo, costosa e al momento senza quote rosa, secondo la consigliera dem Micaela Fanelli, lampante manifestazione di sfiducia – da parte del Presidente Roberti – verso la sua stessa maggioranza per Massimo Romano (Costruire Democrazia). Sono i primi commenti da parte di esponenti delle opposizioni nel rinnovato consiglio regionale rispetto alle due nomine assessorili, quelle di Michele Marone e di Gianluca Cefaratti, firmate ieri dal Governatore.

“In un momento in cui si prospetta un aumento delle tasse per coprire il buco del Bilancio, era necessario aggiungere il costo di un assessore esterno per accontentare Matteo Salvini e la Lega? È necessario partire in tre a causa dell’assenza totale di fiducia fra le componenti di maggioranza? Ed è necessario continuare a rimettere le decisioni a Roma come se in Molise non fossimo capaci di nulla?”, queste le domande dell’esponente del Pd, prima eletta nella sua lista e dunque riconfermata consigliera regionale.

“Al di là del piglio fintamente decisionista, queste sono le domande che rivolgiamo a Roberti, che avrebbe dovuto comporre la Giunta entro dieci giorni dalla proclamazione e, invece, a pochi giorni dalla prima riunione dell’Assise regionale non c’è ancora l’esecutivo completo. E pensare che il Bilancio è un’urgenza assoluta e in questo modo potrebbe slittare addirittura a settembre. E questo con un costo aggiuntivo ulteriore che, invece, risulta notevole. Circa 12mila euro in più per l’assessore esterno. Ma a questo va anche aggiunto il cosiddetto anticipo di tesoreria. In che cosa consiste? Praticamente nel fatto che, in assenza di Bilancio, tutte le spese che la Regione sta sostenendo dallo scorso mese di aprile sono state effettuate sulla base di una convenzione con una banca che, facendo prestito, ovviamente applica cospicui tassi di interesse. Un altro esborso per le tasche dei molisani. Una cifra ulteriore che si aggiunge ai debiti milionari della Regione Molise e che i cittadini potrebbero essere costretti a saldare con il paventato aumento delle tasse, il quale potrebbe servire per andare a coprire quel buco in Bilancio che, nel breve tempo, dovrebbe essere anticipato dallo Stato.

La fiducia dei molisani è già stata tradita. Di nuovo” l’amara conclusione di Fanelli.

 

Per Massimo Romano, che ironicamente ribattezza Roberti ‘Achille Lauro, “Perché Roberti ha varato la giunta nominando solo due assessori anziché quattro o cinque? La risposta è persino ovvia: per blindare la maggioranza, di cui evidentemente non si fida, evitando scherzi e franchi tiratori nell’elezione del presidente del consiglio prevista per lunedì prossimo come primo atto della legislatura. Due assessori adesso e gli altri due o tre subito dopo il voto di lunedì”.

Ed ecco spiegata la ‘metafora’: “Come Achille Lauro, ‘O Comandante – così veniva soprannominato a Napoli il Sindaco armatore degli anni ‘50 – che soleva regalare la scarpa sinistra prima delle elezioni e la destra nel caso in cui fosse stato eletto. Una lampante manifestazione di sfiducia politica verso la sua stessa maggioranza e una inopportuna forzatura istituzionale nei rapporti tra presidente, giunta e consiglio.

Insomma – la conclusione dell’avvocato – un pessimo inizio”.

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