I consigli del veterinario

Estate a 40 gradi, rischio colpi di calore anche per cani e gatti. Come aiutarli a non soffrire

La dottoressa esperta di animali Paola Cardillo fornisce suggerimenti e strategie per proteggere i nostri amici a quattro zampe dall'andata di caldo estremo

Se l’uomo si difende dal caldo grazie alla sudorazione, per gli amici a quattro zampe (soprattutto i cani) non è così, perché loro non sudano. Si difendono dal calore cercando un luogo fresco e ansimano per favorire l’evaporazione. Se questi due metodi non sono sufficienti, perché le temperature – come in questo ultimo periodo – sono troppo elevate, la loro temperatura corporea inizia a salire mettendoli in una condizione che rischia di diventare molto pericolosa se “non si adottano alcune attenzioni” e alle stesse “non si associa una bella dose di buon senso”. Parola di medico veterinario, e lei è la dottoressa Paola Cardillo, che in questi ultimi giorni di cani colpiti dai colpi di calore ne ha visitati tanti.  Diventa necessario, a questo punto, diffondere qualche regola che eviterebbe grossi rischi per i nostri amici a quattro zampe.

Dottoressa, temperature roventi e anche gli animali soffrono. Cosa bisogna fare?

“Intanto partire da un concetto: scegliere di avere un cane o un gatto è una scelta per la vita. Loro hanno solo noi, quindi decidere di tenerli significa dotarsi di responsabilità e buon senso”.

Quindi accortezze e attenzioni sempre.

“Assolutamente sì. Come in questo periodo di forte caldo dove ci sono regole che diventano le stesse che adottiamo per i bambini e gli anziani”.

Quali?

Nelle ore più calde bisogna tenerli sempre in un ambiente ombreggiato e ventilato. Se bisogna portare il cane fuori per la passeggiata, si faccia la mattina presto il che significa attorno alle 7, perché in questo periodo, alle 8, è già troppo caldo. Durante la giornata brevi uscite soltanto per i bisogni fisiologici. E poi la passeggiata a sera tardi. Si deve fare attenzione anche al tasso di umidità. Loro non sudano ma aumentano la frequenza respiratoria per abbassare la temperatura, accade quindi che ad un certo punto non riescono più a compensare il calore accumulato e questo rischia di causare conseguenze molto serie sul loro stato di salute”.

Passeggiate brevi e in orari consoni, basta questo?

“Certo che no. Mai lasciarli in macchina neanche col condizionatore acceso, né all’ombra e nè con i finestrini aperti. Il colpo di calore è dietro l’angolo”.

Acqua?

“Portare sempre una bottiglietta per farli bere e rinfrescare la testa.

E l’acqua nelle ciotole?

“Va cambiata frequentemente sia per il cane che per il gatto. Devono sempre avere sempre a disposizione acqua fresca, potabile, in ciotole controllate e pulitie regolarmente. Ma l’acqua non deve essere troppo fredda, tipo di frigorifero, perché potrebbe provocare disturbi gastrointestinali”.

Qualcuno, durante le passeggiate, teme che si scottino i polpastrelli. E’ vero?

“Certo che sì. Anzi, bisogna fare estrema attenzione all’asfalto che rilascia calore lentamente e quindi per loro è come camminare scalzi rischiando delle ustioni da contatto. Per questo dico che le passeggiate per i bisogni fisiologici devono essere rapide e possibilmente facciamoli camminare in zone d’ombra”.

gatti

Dentro casa invece, come si fa?

“Allora, meglio se abbiamo dei deumidificatori, mai mettere i nostri amici pelosi sotto il getto dei condizionatori che invece dobbiamo programmare con le alette verso l’alto. Se possibile cercare di mantenere gli ambienti freschi e ventilati. Per i cani si sono anche i tappetini refrigeranti ma non tutti li sopportano. Tuttavia per quelli che invece non hanno l’abitudine di distruggerli, questi tappetini possono essere un valido aiuto sia dentro casa che durante un viaggio in macchina”.

La dieta?

“Quando è molto caldo potrebbero diventare svogliati nel mangiare. Allora è ipotizzabile quantomeno un aumento della loro idratazione attraverso il cibo. Un’alimentazione di tipo umido fornisce più acqua rispetto a quella di tipo secco (croccantini), ma questi aspetti vanno sempre concertati con il medico veterinario”.

Stesse regole per il gatto?

“In linea di massima sì anche se il gatto, lo sappiamo tutti, è fondamentalmente più gestibile. Autonomamente si mette al fresco scegliendo i posti più alti dove riesce ad avere più aria. Magari si spiaggiano sulle mattonelle e lo fanno cambiando continuamente posto ma, soprattutto, non hanno l’esigenza della passeggiata per i bisogni fisiologici. Va detto anche, e questo vale per gatti e cani, che in caso di spostamenti prima di caricarli in macchina bisogna farla rinfrescare fino a portare le temperature ad essere sopportabili. Come faremmo se avessimo un bambino”.

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