Operazione white beach

Cocaina e hascisc da San Severo al Molise, 41 indagati verso il maxi processo. Oggi l’udienza preliminare

Il 5 ottobre scorso i carabinieri della provincia di Campobasso chiusero una delle indagini più importanti sul traffico di droga compiuta in regione: “White Beach”.

Indagine che all’alba di quella mattina terminò con l’esecuzione di 18 misure cautelari di cui 14 confinati in carcere, 3 ai domiciliari e un obbligo di dimora. Totale delle persone indagate (anche a piede libero), quarantuno.

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Quella inchiesta della distrettuale antimafia ha scoperchiato un’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Questa mattina, in tribunale a Campobasso, tutti gli indagati compariranno davanti al giudice per le udienze preliminari che dovrà decidere se rinviarli a giudizio come ha chiesto la procura.

Un’organizzazione composta da pregiudicati sanseveresi e molisani che collaborava anche con personaggi della criminalità foggiana e in particolare sanseverese per il rifornimento della droga. Insieme avrebbero aggredito la zona della fascia costiera molisana per poi estendersi capillarmente nell’entroterra della provincia di Campobasso. L’associazione – stando agli accertamenti – aveva sede a Campomarino Lido, nell’abitazione del principale indagato, vale a dire un incensurato di San Severo da molti anni residente in Molise. Quest’ultimo, con la collaborazione di alcuni familiari, confezionava le dosi per lo spaccio al dettaglio e selezionava il quantitativo destinato al rifornimento delle altre basi di spaccio che erano individuate a Termoli, Guglionesi, Sant’Elia a Pianisi e nella stessa Campomarino. Risultano però anche episodi di spaccio a Portocannone e in alcuni quartieri di Campobasso.

L’organizzazione criminale era riuscita a costituire un commercio stabile redditizio di stupefacenti dalla Puglia al Molise che viene reputato attivo dagli inquirenti fin dal 2018, e aveva legami con boss della criminalità sanseverese, i quali garantivano facili e costanti arrivi di droga anche in poco tempo.

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Il volume d’affari prevedeva il piazzamento sul territorio molisano di circa 100 grammi di hashish al giorno e 350 grammi di cocaina alla settimana che potevano fruttare sul mercato circa 6.000 euro quotidiani.

Alcuni dei legali difensori degli indagati sono pronti a chiedere il rito abbreviato, almeno per i principali indiziati. Per la metà delle persone che compariranno oggi davanti al giudice, invece, si dovrebbe proseguire con il processo ordinario.

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