Bonefro

Dalla Francia, parole e musica di Catherine e Vincent per la fotografa amica di Frida Kalho

S’invola magicamente una farfalla solitaria nell’appuntamento dedicato alla Modotti. Maculata di bianco è di buon auspicio tra le arcate monastiche. Tra tanti toni d’arte inattesi, con il naso all’insù, si coglie l’architettura di una bellezza senza tempo. Nel calore dell’aria c’è il calore del cuore.

Poi gli sguardi di un pubblico attento si concentrano su Christiane Barkhausen, biografa di Tina Modotti pasionaria e grande fotografa di fama mondiale. La curiosità dei presenti non soffre il caldo torrido che penetra nel pezzo di cielo racchiuso tra le ombre del chiostro monastico. Qui un artistico pozzo del 1736 con i suoi simboli francescani detta la voglia di pace. Sensazioni comuni. Stranamente freschissime in un clima che va oltre ogni limite. I sentieri del cuore danno un abbraccio a storie di figure lontane, alla bellezza, all’amore per la vita in ogni dove.

Evento bonefro per Tina modotti

Sul prato verde non ci sono fiori. Ma piccoli gruppi di tedeschi, polacchi, russi e altri provenienti da Paesi lontani che hanno comprato casa a Bonefro. Tutti attenti. Pronti ad ascoltare. Per l’occasione non mancano i “Poeti al Meridiano” giunti da Termoli. Nell’aria vibrano tanti pensieri e s’incrociano in una dimensione ideale. Sussultano i silenzi e i sentimenti. Sussultano le stanze dell’io quando si accentuano i suoni e i ritmi delle armonie in senso traslato per evocare il tema della povertà, della libertà e del riscatto sociale della povera gente.

Soddisfatti il sindaco Nicola Montagano, l’infaticabile assessore alla cultura Carmen Lalli, l’Archivio Tina Modotti, i componenti dell’Associazione Crea Tina. “Catherine e Vincent, spiega Christiane Barkhausen nel presentare i due appuntamenti internazionali che si terrano ad agosto, vengono da Marsiglia. Stavano a Roma per un concerto. Hanno voluto donare così un bel regalo ai bonefrani e agli amici dei bonefrani: un concerto gratis su Tina Modotti.

Nel secondo incontro internazionale sulla Modotti, grazie ad una inaspettata raccolta fondi del periodico “La Fonte”, è stato possibile invitare sette intellettuali spagnoli, scienziati e biografi, che verranno a parlare appunto di Tina Modotti durante la guerra spagnola.

Evento bonefro per Tina modotti

“Così siamo molto soddisfatti per questo appuntamento che si può considerare come un piacevole aperitivo in vista degli altri appuntamenti internazionali – hanno concluso gli organizzatori – Siamo contenti di invitare nuovamente per l’anno prossimo i due musicisti francesi, Catherine e Vincent, perché hanno dato musica e voce al bellissimo film muto su Tina Modotti”.

Applausi scoscianti. Il concerto dei due musicisti francesi è piaciuto tantissimo. Con i suoi delicatissimi passaggi sonori e gli intrecci di voci è stato meraviglioso. Risvegliando un sentire delicato e toccante verso gli ideali e le stagioni di ieri. La filosofia di vita di Tina Modotti puntualmente entusiasma. Se si osservano attentamente i suoi capolavori , questo mondo, ricco di passioni, di amore per l’arte e per la povera gente, vivace nelle sue spinte ideali, si ricrea brillantemente. Lo spettacolo “Sulle tracce di Tina Modotti” di Catherine Estrada e Vincent Commaret ha ricreato pertanto piacevolmente sulla scena tante esperienze di vita di un personaggio ancora tanto amato. Voci, chitarra, armonio indio e testi in francese, spagnolo, italiano, inglese, tratti da lettere e dialoghi preziosi, hanno dato vita ad uno spettacolo originale, emozionale e senz’altro interessante.

Evento bonefro per Tina modotti

Rievocando in maniera emozionante ogni aspetto della sua personalità fino a cogliere gli elementi più intimi.

Tina Modotti è nata ad Udine nel 1896. E’ morta nel 1942 a Città del Messico. E’ considerata una delle più grandi figure della fotografia mondiale. Da rivoluzionaria la sua è una storia piena di avventure. Per lei è vitale l’amore fino in fondo per la bellezza in tutte le sue forme. A Pablo Neruda, colpito dalla morte improvvisa avvenuta a 46 anni, si deve questo significativo epitaffio: “Tina Modotti, sorella non dormi, no, non dormi: forse il tuo cuore sente crescere la rosa di ieri, l’ultima rosa di ieri, la nuova rosa. Riposa dolcemente sorella. Sul gioiello del tuo corpo addormentato ancora protende la penna e l’anima insanguinata come se tu potessi, sorella, risollevarti e sorridere sopra il fango”.

 

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