L'appello

Caldo, nei campi e nelle fabbriche condizioni impossibili. E non c’è nemmeno l’ordinanza regionale

Con un'ondata di calore che sembra non finire più, per i lavoratori in agricoltura, edilizia e industria sono giornate terribili. Cgil: "Intensificare le ispezioni"

Fa caldo ovunque, ma è ancora peggio per chi deve lavorare a temperature insostenibili. Nei campi soprattutto, dove la raccolta del pomodoro e quella di tanti altri ortaggi e di frutta è nel suo periodo clou. Ma anche nelle fabbriche, dove quasi sempre a parte i ventilatori non c’è un sistema di climatizzazione tale da dare sollievo ai lavoratori. E quest’anno, nonostante un’ondata di calore che sembra non finire più in un luglio particolarmente afoso, non c’è nemmeno l’ordinanza regionale che l’anno scorso il presidente Donato Toma firmò per la sospensione del lavoro nei campi dalle 12,30 alle 16 nei mesi estivi.

Fu quello un tentativo di alleviare almeno parzialmente la grande fatica dei braccianti agricoli, sulla scia di quanto era stato deciso dal governatore della Puglia Michele Emiliano. Ora nemmeno quello e per i lavoratori sono giornate terribili.

“La Cgil Molise – si legge oggi in una nota – esprime vicinanza ed esorta a mantenere alta l’attenzione nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici per l’ondata straordinaria di calore che aumenta i rischi sulla salute in maniera generalizzata. In questi giorni, sono arrivate segnalazioni di situazioni difficili da tanti posti di lavoro per via delle alte temperature e che purtroppo, in tutta Italia, hanno provocato tanti malesseri e, purtroppo, anche morti sul lavoro. Il nostro pensiero è rivolto ai lavoratori e alle lavoratrici di tutti i settori e, in particolare, a coloro che operano nei settori a maggiore rischio: nell’edilizia, in agricoltura, nelle fabbriche, nei cantieri stradali”.

Cgil Molise ricorda che sono diversi i provvedimenti che si possono adottare, compreso il ricorso alla cassa integrazione. “In tanti, troppi, luoghi di lavoro non vengono applicate le regole minime di sicurezza e questo crea una diminuzione dell’attenzione che porta a situazioni estreme di pericolo e quindi ad una minore sicurezza per tutti e tutte. Invitiamo i lavoratori e le lavoratrici e i nostri delegati e delegate nei posti di lavoro molisani nel continuare a segnalare situazioni di pericolo, a richiedere le necessarie modifiche temporanee all’organizzazione del lavoro e se necessario a lavorare ad una rimodulazione degli orari e dei turni ricordando che, in situazioni estreme, è possibile richiedere anche la cassa integrazione ordinaria.

Purtroppo ancora oggi ci sono migliaia di lavoratori e lavoratrici che lavorano spesso con orari improponibili, con paghe basse, nel precariato, con il freddo e con il caldo opprimente che non si risparmiano mai pur di portare avanti il nostro Paese ed è inaccettabile lasciarli morire. Per questo lanciamo un invito anche agli organi di controllo preposti per intensificare le ispezioni e di essere al fianco delle persone che rischiano di diventare l’anello più debole di un iniquo sistema produttivo”.

cartina caldo

Guardando al meteo, purtroppo non ci sono buone notizie. Nei prossimi giorni le temperature resteranno altissime e per martedì 25 luglio sembra essere previsto il picco anche a causa del vento di libeccio. L’ondata di calore sembra essere destinata a durare fino a fine luglio, con tutte le conseguenze del caso.

Così il meteorologo Gianfranco Spensieri in queste ore. “Altre conferme. Lunga e infinita ondata africana anche per la nuova settimana con valori simili a quelli attuali. Per ora, sul Molise, il periodo 1-15 luglio, è il più caldo di sempre“.

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