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Abbandonato per strada e con lividi in tutto il corpo, i carabinieri consegnano i primi riscontri in Procura

I carabinieri hanno terminato la prima parte dell’attività investigativa relativa a quanto sarebbe accaduto la notte fra sabato e domenica (15 e 16 luglio) in una casa privata di Jelsi.

Sono stati ascoltati i presunti autori delle percosse a danno di un uomo di 57 anni. E’ stata ascoltata la vittima e sono stati ascoltati anche altri in qualità di “persone informate sui fatti”.

La relazione di servizio su quanto raccolto finora è stata già consegnata alla Procura. Sul caso procede il sostituto Viviana Di Palma. Ci sarebbero due riscontri oggettivi dei quali bisognerà tener conto per la ricostruzione dei fatti. Il primo è quello di un referto medico che parla di lesioni, seppur lievi ma di lesioni, che sono state riscontrate sul corpo della vittima e in diversi punti.

Lividi, ematomi riconducibili alle percosse che avrebbe subito o – in seconda ipotesi – ad una colluttazione che potrebbe essere nata in quella casa, fra le tre persone presenti, dopo aver abusato di alcol. Il secondo riscontro, infatti, riguarda proprio l’abuso di alcol. Il 57enne sarebbe giunto al Cardarelli in stato di coma etilico e risvegliatosi in ospedale, in prima battuta, quando ha risposto alle domande su cosa gli fosse accaduto, lo ha fatto in uno stato confusionale dovuto, appunto, alle conseguenze dell’alcol.

Ma lui ha riportato anche delle lesioni. I carabinieri devono riuscire ora a capire e verificare perchè sia stato eventualmente picchiato. Fra le ipotesi anche quella di un tentativo di molestie sessuali, che la vittima avrebbe respinto provocando l’eventuale colluttazione di cui sarebbe rimasto vittima. Ipotesi, al momento, sulle quali i carabinieri con le deduzioni della procura dovranno far luce nel prossimo step.

 

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