Regionali 2023

Socialisti con Gravina, “la sintesi migliore”. Ambiente: “La destra non ha sanato i danni dell’alluvione dopo 20 anni”

La lista guidata da Marcello Miniscalco punta su vecchi e nuovi volti del partito per “perseguire il bene comune e non gli interessi particolari”.

Sandro Pertini, il presidente a detta di molti più amato dagli italiani, campeggia su una parete della sede del Partito Socialista. Di fronte, il classico “Quarto stato” di Pellizza da Volpeda. Simboli iconici, di una storia fatta di battaglie sociali, successi elettorali, cadute rovinose. Il Psi molisano prova a risollevarsi e lo fa appoggiando senza alcuna remora il candidato presidente alla Regione Molise, Roberto Gravina.

“E’ la migliore sintesi per il centrosinistra – dice subito il capolista Marcello Miniscalco –. Il nostro impegno è quello di contribuire alla vittoria della coalizione grazie anche all’ottimo lavoro che svolgiamo sul territorio da tempo. Bisogna sostenere le fasce più deboli, il terzo settore, chi rimane indietro. La Regione deve dotarsi di servizi efficienti e soprattutto deve mettere mano al sistema sanitario che attualmente è pieno di sprechi e non funziona”.

Una lista formata da “persone impegnate in politica, militanti nuovi e vecchi che vogliono perseguire il bene comune senza interessi particolari”.

Lista partito socialista gravina

Roberto Gravina spiega che “il Partito Socialista ha sempre lavorato per creare una coalizione forte e infatti siamo riusciti a mettere insieme sei ottime liste”. Parlando di temi specifici, il sindaco del capoluogo parla dell’alluvione recente in Emilia-Romagna per ricordare quella del 2003 in Basso Molise: “I danni non sono stati sanati a distanza di vent’anni e hanno fatto perdere possibilità di sviluppo industriale e di conseguenza di posti di lavoro a una delle zone con il più alto potenziale produttivo della nostra regione”.

“Basti pensare all’opportunità che si è persa con Amazon – prosegue il candidato del centrosinistra – che ha aperto un suo polo logistico in Abruzzo, nella vicina San Salvo, invece di aprirlo a Termoli e questo perché, purtroppo, una parte del nucleo industriale è classificato ancora come a rischio inondazione”. L’attacco al centrodestra: “Chi doveva mostrare attenzione verso la soluzione di questo tipo di situazioni fondamentali per dare sostegno concreto alle aziende e ai lavoratori non lo ha fatto, e mi riferisco a chi sedeva in Giunta. Tutti loro hanno già avuto nelle loro mani, per decenni e decenni, il destino dei molisani e i risultati sono stati, a voler essere clementi, tutt’altro che buoni”.

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