La riforma che divide

Centrosinistra contro l’autonomia differenziata voluta dalla Lega. Ma anche i moderati a destra sono perplessi: “Dobbiamo opporci”

Dopo le perplessità di Rocchia, candidato con la Lega, la netta contrarietà di Cammilleri, in lista con Forza Italia. "Dobbiamo opporci"

“Sono fermamente contrario all’autonomia differenziata. Peggiorerebbe le nostre esistenze e creerebbe cittadini di serie B”. Ci si aspetterebbe una frase del genere da un candidato dell’area progressista, invece arriva dal centrodestra che sostiene Francesco Roberti e in particolare da Gianfranco Cammilleri, in lista con Forza Italia.

Lo ha detto nell’intervista con Antonello Barone per Tutti Candidati. “Il Molise merita l’autonomia, dobbiamo difenderla. Ma anche se sono candidato nel centrodestra dico senza timore, sono fermamente convinto che bisogna combattere in tutti i modi l’autonomia differenziata”. Insomma un bel biglietto da visita per il ministro delle Infrastrutture che è atteso a Termoli mercoledì sera e a Isernia giovedì mattina. La sua Lega è infatti il partito che sta portando avanti la riforma che secondo molti amplierebbe il divario già evidente fra Nord e Sud Italia, andando ad aumentare le competenze delle Regioni e le possibilità di spesa di quelle più ricche a discapito di quelle meno sviluppate.

“Non possiamo permetterlo, mi rifaccio alla Costituzione per cui l’Italia è unica e indivisibile” ha detto l’ex sindaco di Campomarino rivelando in tutta onestà le differenti visioni esistenti all’interno della coalizione di centrodestra su un tema quanto mai importante e dal quale potrebbe dipendere il futuro di una regione che vede la sua stessa autonomia fortemente a rischio.

D’altronde pochi giorni fa era stato proprio un candidato della Lega, il dottor Nicola Rocchia, a esprimere le proprie perplessità sulla riforma portata avanti da Roberto Calderoli. “L’autonomia differenziata la condivido in parte, non tutta – aveva detto Rocchia –. L’autonomia è utile a una regione ma deve essere tale per garantire tutti i servizi e non considerare un cittadino di serie B”.

L’area progressista d’altro canto non aspetta altro. Laura Venittelli, candidata del Pd, non si è fatta pregare: “La venuta del Ministro a Termoli è momento irripetibile per chiedere allo stesso “di spiegare ai suoi candidati” e ai molisani quale sarà lo stratagemma che utilizzerà, una volta approvata definitivamente la legge sull’autonomia differenziata, per consentire, in assenza di risorse, alla Regione Molise di mantenere in vita gli ospedali di Termoli, Isernia e Campobasso? Ci dica Ministro come potremo fare a mantenere aperti i reparti, se le risorse delle regioni più ricche resteranno al Nord e nulla arriverà nel meridione d’Italia e nella nostra povera regione.
Dove prenderemo i soldi per pagare gli stipendi a medici, operatori sanitari, per acquistare le medicine, l’energia elettrica, i pasti per gli ammalati?”

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Concetto simile quello espresso oggi da un’altra esponente del Partito Democratico, la consigliera comunale di Termoli Manuela Vigilante. Così riferendosi a Salvini, atteso in serata in città per un comizio di piazza: “Ha spesso dimostrato un evidente disprezzo nei confronti del Sud Italia, alimentando una visione di disparità territoriale – l’Autonomia Differenziata ne è chiaramente una riprova – che non fa altro che allontanare le Regioni meridionali dallo sviluppo e dal benessere che meritano”.

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