Da termoli a scutari

L’arte contemporanea sui banchi di scuola alle medie. L’opera é una rete da pesca con gli oggetti quotidiani di riciclo sull’asse Termoli – Albania

Le docenti dell'Istituto Schweitzer di Termoli Carla di Pardo e Raffaella Mastantuoni sono volate a Scutari, in Albania, alla fine della collaborazione che ha coinvolto la 2A della scuola secondaria di primo grado. "Un progetto formativo e profondo - raccontano - che si è concluso in una città bellissima, con gente che ci ha accolto a braccia aperte"

Portare l’arte contemporanea a scuola, per qualcuno impossibile, per altri no. E tra questi ultimi c’è la professoressa di arte Carla Di Pardo che per il secondo anno consecutivo ha coinvolto una delle sue classi in un progetto che varca i confini italiani e arriva fino in Albania. Per lei che non è nuova a sperimentazioni di questo genere, visto che negli anni passati ha portato sui banchi anche i concittadini Achille Pace e Benito Jacovitti, si è trattata di una nuova sfida con la contemporaneità, per avvicinare i più giovani all’arte più attuale e questa volta ha messo alla prova i suoi alunni della classe 2A della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo Schweitzer di Termoli, con la scoperta di Marisa Merz a cui hanno dedicato un’opera d’arte realizzata con materiale di riuso.

Progetto scuola arte Albania Carla di pardo

La docente di arte ha così coinvolto i suoi alunni nel progetto educativo “Alla ricerca di un tempo diverso”, voluto dall’ideatrice Melisa Paci e da Adrian Paci di Art House, in collaborazione con la Fondazione Merz di Torino e il Dipartimento Didattico guidato da Enrico Veglio, Michela Depretis e Rasha Shokair, coordinato dalla stessa Melisa Paci con le docenti referenti del progetto e gli studenti delle scuole di Scutari, di Termoli appunto e di Torino. Con lei a rappresentare Termoli anche la docente della classe Raffaella Mastantuoni. “É stata una esperienza fantastica – racconta – e un progetto interculturale che ha portato entusiasmo a scuola, tra i ragazzi. Poi l’Albania é un posto bellissimo, la gente è molto ospitale e gentile, abbiamo incontrato tante persone ed è stata anche l’occasione per partecipare a eventi culturali e respirare l’arte ovunque”.

Progetto scuola arte Albania Carla di pardo

Durante le lezioni e anche le video lezioni nel corso dei cinque mesi, gli studenti hanno saputo realizzare opere ispirate alla poetica di Marisa Merz con impegno, cura, dedizione e fantasia. “Tutto questo, per noi, si è potuto realizzare grazie alla nostra dirigente, la professoressa Marina Crema, che ci ha permesso di partecipare a questo bellissimo progetto che unisce due mondi – ha commentato la docente Carla Di Pardo – Inoltre abbiamo avuto il piacere di poter lavorare con la Fondazione Merz che ci ha guidati in modo approfondito alla scoperta di Marisa Merz. Per me – aggiunge – anche un arricchimento professionale, direi la formazione che ci piace”. Anche lo scorso anno una delle classi della docente ha lavorato alla scoperta di Maria Lai con le favole cucite.

Progetto scuola arte Albania Carla di pardo

E proprio sulla sua libertà espressiva, che prendeva spunto dalla vita quotidiana e dagli oggetti di riuso, è nata l’opera che le docenti Di Pardo e Raffaella Mastantuoni hanno portato in Albania in rappresentanza della scuola termolese in occasione della settimana della Cultura Italia – Albania: un’installazione pensata e realizzata solo con le fascette di cablaggio esclusivamente di colore nero, un materiale di riciclo che diventa arte. “L’elaborato, di vaste dimensioni, che ricorda una rete di maglia che con leggerezza tesse e intrappola forme pungiformi a stella, un rimando alle reti dei pescatori e ai fondali marini, si trova in mostra all’interno della Sala espositiva di Art House e noi ne siamo orgogliosi”.

Progetto scuola arte Albania Carla di pardo

Tra fine maggio e inizio giugno, i partecipanti al progetto hanno raggiunto la città albanese dove sono stati accolti dalla Ministra della Cultura Elva Margariti, studentessa in passato di architettura a Firenze, e l’Ambasciatore italiano in Albania Fabrizio Bucci.  “L’Albania è bellissima – commentano le due docenti di ritorno dai quattro giorni in trasferta – subito ci hanno accolto a braccia aperte”.

Progetto scuola arte Albania Carla di pardo
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