Cerimonia il 17 giugno

Dopo il restauro post terremoto riapre l’antica chiesa di Gildone

Negli ultimi mesi la liturgia veniva svolta in una piccola chiesetta posta lungo la strada che conduce a Jelsi,

La diocesi di Campobasso-Bojano è lieta di annunciare che nella mattinata di sabato 17 giugno vi sarà la riapertura della bella ed antica Chiesa parrocchiale di Gildone. La cerimonia sarà alle ore 11 di sabato.

E’ un vero evento per la comunità parrocchiale di questo bel paese, che già possiede sette chiese, tutte dedicate alla Madonna, ma poste in periferia del paese stesso. I lavori di restauro, per riparare i danni del terremoto di alcuni anni fa, sono durati a lungo. Erano complessi e difficili e sono stati seguiti dall’Ufficio Tecnico Diocesano, presieduto dall’architetto Alberto Di Tommaso.

La chiesa della parrocchia è decisiva per il piccolo e nobile paese, perchè posta al centro di esso. E’ molto bella, ricca di arte singolare, opera di tante fede e devozione, dedicata a san Sabino Vescovo e martire. Raccoglie le preghiere di una comunità devota e vivace, presieduta dal parroco padre Claudio Catucci.

La lunghezza e complessità dei lavori hanno purtroppo impoverito la possibilità di manifestare la propria religiosità ai tanti fedeli del Borgo. Infatti, in questi mesi la liturgia veniva svolta in una piccola chiesetta, posta lungo la strada, molto trafficata, che conduce a Jelsi, con intensa sofferenza della gente, per la mancanza di un locale idoneo, specie per i ragazzi e i giovani.

La riapertura, che avverrà sabato, è quindi molto attesa e gradita. Sognata da tempo, permetterà di avere finalmente un idoneo luogo di culto, comodo ed agevole, vicino alle case e alla vita della gente. Per loro sarà perciò possibile solennizzare ancor di più alcune originali manifestazioni religiose tradizionali, come la sfilata del pani, in onore di sant’Antonio, che si svolge in questo mese di giugno. E’ uno dei segni più belli e tipici della devozione popolare, segnata da storia e bellezza singolari.

Ringraziamo di cuore tutti coloro che si sono molto impegnati per poter giungere a questo santo giorno: l’Ufficio Tecnico diocesano con l’architetto Alberto Di Tommaso, la ditta Santopuoli Tonino (di grande generosità), don Peppino Cardegna che come parroco precedente ha avviato il percorso, il coraggioso Comitato che ha portato avanti l’impresa, insieme al nuovo parroco don Claudio e alla gente del paese, con il Consiglio pastorale e al diacono Andrea Zilembo. A tutti un grazie immenso, nella certezza della benedizione del cielo e la gioia della gente, insieme alle autorità locali. La riapertura si svolgerà così nella festa del Cuore Immacolato di Maria, cioè in un giorno in cui celebriamo la prima chiesa scelta da Dio stesso, che è il cuore Immacolato della sua Mamma Maria, fatta essa per prima tempio vivo per il suo Signore.

Comprendiamo così, ancora meglio, che ogni chiesa è bella solo se noi abbiamo un cuore vero, aperto a Dio e al prossimo, come il cuore stesso di Maria.  (Arcivescovo Bregantini)

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