Il dopo di pardo

Cosib, Aufiero vice presidente. Esplode la polemica sul nuovo Direttivo: “Premiata stampella elettorale”

Silvestri sceglie il consigliere termolese come suo vice. Facciolla critica l’ingresso della sindaca di Ururi: “Centrodestra lottizzante”

Vincenzo Aufiero è il nuovo vice presidente del Cosib. Il neo presidente Pierdonato Silvestri, eletto ieri dall’assemblea del Consorzio industriale, ha scelto il delegato del Comune di Termoli, già nel Direttivo dal 2020. “Sono soddisfatto per il riconoscimento” ha commentato Aufiero. “In questi anni ho garantito il mio impegno non solo per i nuovi insediamenti ma anche per il monitoraggio ambientale che sarà completato entro fine ottobre. Ringrazio il presidente Roberti che mi ha delegato e l’assemblea. Cercherò di portare avanti il più possibile la compatibilità fra sviluppo e ambiente”.

Ma sono proprio gli ingressi nel Direttivo dei sindaci di Guglionesi Antonio Tomei, di Portocannone Francesco Gallo e di Ururi Laura Greco, in particolare quest’ultima, a far parlare Vittorino Facciolla di “centrodestra lottizzante”. Infatti è rimasto fuori Giovanni Di Matteo, primo cittadino di San Martino in Pensilis.

“A soli tre giorni dal voto delle regionali, il consorzio industriale di Termoli ha rinnovato il suo organismo direttivo – scrive il consigliere regionale Facciolla su Facebook -. Sono stati eletti membri del comitato, il sindaco di Campomarino, quello di Portocannone, quello di Guglionesi, quello di Ururi, oltre ad un rappresentante del comune di Termoli. Tutti gli eletti, tranne uno, il sindaco di Ururi, hanno una comune caratteristica che ne legittima la funzione direttiva, sono rappresentanti di comuni che hanno parte del loro territorio ricadente nell’area consortile.

I rappresentanti in seno al consiglio avrebbero potuto rinnovare la fiducia al rappresentante del comune di San Giacomo, il senatore Della Porta, ovvero a quello del comune di Petacciato, che da poco ha visto eleggere a consigliere regionale il suo sindaco Roberto Di Pardo, ovvero al sindaco del mio comune, quello di San Martino in Pensilis, ma ciò non è accaduto, perché la scelta è ricaduta proprio sul sindaco del comune di Ururi.

Allora bisognerebbe chiedersi in ragione di cosa viene scelto il rappresentante del comune di Ururi in luogo di quello di San Martino, di Petacciato o di San Giacomo, posto che nessuno di questi comuni ha territorio ricadente nel consorzio industriale.

Ed allora, perché scegliere il rappresentante del comune di Ururi posto alla maggiore distanza chilometrica dal medesimo consorzio?

Laura Greco, ha, inoltre, ad esempio, un curriculum vitae che non può vantare Giovanni Di Matteo? Non mi pare!”

Cosib auditorium

Secondo Facciolla la spiegazione è puramente di spartizione post elettorale. “È fatto noto che parte della giunta del comune di Ururi, sindaco in testa, abbia svolto campagna elettorale per il già presidente del consorzio industriale di Termoli, Roberto di Pardo. E, nelle scelte politiche, la fidelizzazione conta, eccome.

Magari mi sbaglio, ma è lecito pensare che la scelta di nominare membro del comitato direttivo il sindaco di Ururi, non sia dipesa da una condivisione dei programmi di sviluppo e sull’organizzazione della governance del medesimo consorzio, ma sia dipeso dall’essere stati o meno adeguata stampella elettorale, nelle recenti elezioni regionali, del centrodestra lottizzante. Bella partenza!”.

A stretto giro è arrivato anche un post Facebook, neanche troppo ambiguo, della sindaca di Ururi. “Brindo alla mia, al mio curriculum vitae, al mio essere, e alle merde che ci sono in giro.

Dimenticavo…a mio padre, che se solo fosse ancora qui, qualche mediocre non potrebbe nemmeno aprire bocca”.

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