“Io ero molto scomodo, Gravina è la figura di sintesi migliore”. Così Andrea Greco, candidato al Consiglio regionale per il Movimento Cinque Stelle, torna sulla decisione di farsi da parte e favorire la candidatura del sindaco di Campobasso. “Iannacone? Ottimo professionista ma ho sempre detto che serviva una figura politica” dice davanti ad Antonello Barone per Tutti candidati.
Sull’alleanza M5S-Pd, Greco afferma che “le garanzie devono darcele gli elettori, non certo Vittorino Facciolla. Quella del passato è stata una stagione infelice del Pd che si alleò con Aldo Patriciello”.
Proprio a proposito dell’europarlamentare di Venafro, Greco definisce “il centrodestra la quintessenza del conflitto di interessi”. Riferimento anche ai tanti candidati legati al mondo sanitario. “È una questione di opportunità: chi assegna le gare d’appalto, chi assegna le consulenze legali, chi fa le assunzioni del personale non può essere candidato col centrodestra”.
Per il consigliere regionale uscente “la sanità in Molise è stata presa in ostaggio da una politica che ha distrutto la sanità pubblica travasando risorse su quella privata. Bisogna far sì che i due sistemi cooperino”.
Quindi il capitolo industria: “Il Basso Molise è sempre stato il motore economico della Regione. Senza il Basso Molise, il Molise non cammina. Stellantis e altre aziende devono però ricevere tutele importanti”.
Sulla possibilità che il presidente regionale sia espressione del Basso Molise, Greco dà un giudizio su Roberti. “Persona affabile ma forse non ha capito dove si trova. Il centrodestra lo terrebbe in ostaggio. È il centrodestra che ha condannato il Molise alla chiusura. Avevano promesso di raddoppiare il fondo sanitario e invece spalmano i debiti. Così mancheranno i soldi per gli investimenti e per la spesa sulla compartecipazione europea, è un dramma vero che il centrodestra sta perseguendo in maniera scientifica”.
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